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Too Good To Go firma un patto con le aziende

Il patto contro lo spreco alimentare di Too Good To Go

Too Good To Go non è una nuova conoscenza per noi di This MARKETERs Life. Abbiamo già approfondito la sua mission e testato l’uso dell’app. Ma c’è di più. In questo 2021 la startup danese ha voluto coinvolgere alcune delle aziende più impegnate nella salvaguardia dell’ambiente per siglare un patto contro lo spreco alimentare.

Dal 2014, ogni 5 febbraio si celebra la Giornata contro lo spreco alimentare. Ed è un orgoglio dire che siamo stati noi italiani a istituirla, grazie alla campagna di sensibilizzazione “Spreco Zero” di Last Minute Market, insieme alla collaborazione con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Università di Bologna e al Ministero dell’Ambiente. Da quel momento, i brand hanno iniziato ad occuparsi sempre più della questione ambientale. Ma non solo quelli del settore alimentare. Anche la moda, ad esempio, sta dando il suo contributo (non ci sono sfuggite le case history di Patagonia o H&M).

Quest’anno, in occasione dell’8° edizione, si è svolto un evento decisamente importante. Tra i protagonisti della giornata troviamo Too Good To Go, che ha voluto coinvolgere le aziende già attive in materia di sostenibilità, lanciando un patto contro lo spreco alimentare.

Too Good To Go coinvolge quindici realtà del settore alimentare per salvare l'ambiente

“Facciamo un patto”? Ecco l’iniziativa

Chiamando all’appello – per ora – quindici realtà del settore alimentare tra supermercati, importanti brand ed associazioni come Altroconsumo, Too Good To Go ha voluto dar vita ad una sorta di catena di montaggio che arriva fino ai consumatori, per sensibilizzarli maggiormente sulle conseguenze del mancato consumo giornaliero dei loro pasti, che inevitabilmente finiranno nella spazzatura.

Con la firma del patto, queste quindici realtà si impegnano a mettere in atto cinque semplici azioni, dimostrando che sono le prime ad agire concretamente per dare il buon esempio ai consumatori, anche adottando strategie di comunicazione ben mirate.

  1. Etichetta Consapevole. Il che significa rendere più chiare le indicazioni delle etichette poste sugli alimenti. I clienti non devono avere dubbi sulla scadenza dei prodotti, soprattutto sulla dicitura “da consumarsi preferibilmente entro”.
  2. Azienda Consapevole. Oltre a pensare agli utenti finali, le imprese devono attivarsi internamente. Un esempio suggerito è quello di controllare gli sprechi derivanti dalle mense. Perché non optare per una soluzione più innovativa, come l’uso di smart locker?
  3. Consumatore Consapevole. Dopo essere diventate dei punti di riferimento per i propri dipendenti, le aziende possono concentrarsi sulla sensibilizzazione dei clienti (webinar, meeting, campagne informative…).
  4. Supermercato contro lo Spreco. I supermercati aderenti all’iniziativa devono monitorare i prodotti in scadenza, adottando appositi scaffali – ben visibili e segnalati – dove riporli.
  5. Fabbrica contro lo Spreco. Anche i magazzini devono smaltire in fretta i cibi, mettendoli in vendita il prima possibile. Per velocizzare il processo, Too Good To Go – con l’aiuto della Croce Rossa Italiana – si sta attrezzando con speciali servizi di logistica, che si occuperanno dell’organizzazione e della consegna solo di quei prodotti. Sarà possibile ordinarli sempre tramite l’app, sotto forma di Magic Box XL.

Una delle cinque azioni del Patto di Too Good To Go: i supermercati devono monitorare i prodotti in scadenza
Una delle cinque azioni del Patto di Too Good To Go: etichetta chiara e consapevole

Cosa possiamo fare noi

Indubbiamente, l’arrivo del Covid-19 e le conseguenze della pandemia ci hanno dato modo di pensare. Abbiamo avuto più tempo per informarci e piano piano stiamo capendo che la sostenibilità può essere un nuovo motore per la nostra vita. Quante volte distrattamente abbiamo lasciato aperto il rubinetto o la doccia più del dovuto, non facendo caso alla quantità di acqua che scorre? O ci siamo dimenticati di spegnere la luce dell’altra stanza? Sembrano cose di poco conto, ma in realtà dimostrano come la forza delle abitudini ci permetta di riflettere prima di compiere un’azione. In fondo bastano piccoli gesti, che se attuati ogni giorno nel modo corretto possono con il tempo diventare automatici. E sono imprescindibili per la nostra quotidianità.

Il riciclo e il non-spreco sono sempre stati argomenti un po’ ostici per gli italiani, ma gli ultimi dati del report di Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability (WWIO) fanno ben sperare. Nel 2020 sono state salvate oltre 220.000 tonnellate di cibo, ovvero l’11,78% in meno rispetto al 2019. E il fatto di stare chiusi in casa durante il lockdown ha indubbiamente aiutato.

Cit. La sfida adesso è mantenere questo comportamento virtuoso

Come ci ricorda Andrea Segrè – il fondatore dell’Osservatorio, di Last Minute Market e della campagna Spreco Zero – non possiamo rilassarci troppo. Ne abbiamo ancora di strada da fare, soprattutto per quanto riguarda la spesa. Lo sapevi, ad esempio, che salvare dalla spazzatura un pomodoro al giorno conviene di più che fare una maxi-scorta una volta al mese?
Too Good To Go ci viene in aiuto con dei suggerimenti che possiamo applicare ogni giorno. In questo modo, non solo facciamo del bene al pianeta ma risparmiamo pure.

 

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Sui suoi canali social ha iniziato a pubblicare anche delle ricette che, quando non abbiamo idee su cosa cucinare, possono salvare il pranzo o la cena.

    • Hai accidentalmente preparato più porzioni del dovuto?
    • Le scadenze dei prodotti freschi o di frutta e verdura sono dietro l’angolo?
    • Non hai avuto tempo per andare a fare la spesa e non ti ricordi cos’hai nel frigorifero?

Queste ricette semplici e veloci sono un toccasana per la salute dell’ambiente ma anche per la spazzatura.

Il riciclo, poi, è anche uno stimolo per esprimere la propria creatività e inventare nuovi piatti, senza aver la pretesa di diventare degli chef professionisti amati in tv. Solo per la soddisfazione di aver fatto qualcosa di buono, accompagnato da una giusta azione per la nostra amata Terra.

Il cibo dice molto di noi e definisce quello che realmente siamo.

 

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Generazione Z, la “generazione sostenibile”

Nonostante ci sembri che viva più nella realtà virtuale che in quella reale, la Generazione Z è la più attenta alle problematiche ambientali. È consapevole che se non si prendono delle decisioni importanti e se nessuno si impegna a fare la propria parte, il mondo in cui vive andrà a rotoli. Vuole salvaguardare il proprio futuro e si vuole impegnare attivamente su tutti i fronti, dalla moda all’alimentazione. La prima a muoversi è stata l’attivista Greta Thunberg, anno 2003, che con i suoi scioperi – a volte criticati – vuole dire a gran voce che le istituzioni devono sbrigarsi a fare qualcosa di concreto. E i giovani non stanno facendo altro che condividere le sue idee e le sue azioni.

La GenZ si aspetta molto dalle aziende, segue come comunicano, quali sono i loro valori e che soluzioni adottano per ridurre l’impatto sull’ambiente. Tant’è che ha iniziato ad essere nel mirino di molti brand, influenzandone le scelte di marketing. Come Too Good To Go, che grazie al patto contro gli sprechi alimentari vuole lasciare un segno positivo per le generazioni future.

Generazione Z, la più attenta alla salute dell'ambiente

Too Good To Go e i suoi alleati: le nuove collaborazioni

Oltre a coinvolgere le quindici realtà che hanno sottoscritto il patto contro gli sprechi, la startup danese ha avviato collaborazioni anche con brand che non si focalizzano sul settore del food ma che comunque vendono prodotti di genere alimentare.

Ikea, ad esempio, ha sempre avuto delle zone adibite alla ristorazione nei suoi punti vendita, per esaltare le sue specialità gastronomiche non proprio così conosciute alla maggior parte delle persone. I “sapori di Svezia” sono diventati ormai un must e svelando la ricetta segreta delle sue polpette ha fatto esplodere la loro notorietà. Le ricercatissime polpettine ora si possono comprare anche sull’app di Too Good To Go, insieme ad altri prodotti che restano invenduti negli store. Oltre al lancio del catalogo sostenibile, anche in questo modo Ikea si prende cura dell’ambiente.

La mission di Decathlon è stata chiara fin da subito: rendere lo sport accessibile al maggior numero di persone attuando allo stesso tempo azioni che mettano in moto un’economia circolare basata sulla responsabilità ecologica. Tutti i suoi prodotti, infatti, sono studiati secondo un design ecologico e sostenibile. Too Good To Go non poteva scegliere partner migliore. La novità è data anche dal fatto di inserire nel suo mercato un’altra tipologia di prodotto, ovvero gli integratori alimentari. Secondo la V indagine del Centro Studi FederSalus, nel 2020 hanno avuto un’impennata sulle vendite.

 

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Insomma, sottoscrivendo il patto contro lo spreco alimentare Too Good To Go ci ricorda che è arrivato il momento di agire. Siamo davvero pronti a unirci alla lotta?

Paola Cambielli

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