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Treviso Innovation Days: 10 pillole di innovazione

Si scrive innovazione, si legge futuro. La prima edizione di Treviso Innovation Days si è conclusa con successo. Innovazione, Startup, Workshop e Networking: sono questi i temi che hanno preso vita dal 23 al 27 maggio 2017 in un susseguirsi di iniziative, eventi e manifestazioni, nel territorio trevigiano.

Le giornate dell’innovazione hanno toccato vari temi. Partendo dall’Industry 4.0, si è arrivati a parlare delle Smart Cities, passando per tematiche legate al food, alle startup ed all’identità di ogni impresa.

Noi abbiamo avuto l’onore di essere presenti nelle giornate del 25 a Conegliano e del 26 maggio a Treviso.

Innovation Days

Ecco 10 insegnamenti che ci portiamo a casa da questi Innovation Days:

1. Il consumatore di oggi è anche produttore.

Se prima erano le produzioni a dominare, oggi non si può proprio dire lo stesso. In questi anni si è potuto assistere ad una trasformazione nella figura del consumatore. Gli individui sono infatti più consapevoli ed informati e non attendono più le aziende per soddisfare i loro bisogni. Utilizzano, infatti, le informazioni presenti nel mercato per rispondere ai loro desideri, diventando così soggetti attivi del sistema.

2. Dare risposte concrete ai bisogni latenti è innovazione.

Mariano Roman, Amministratore Delegato di Fantic, ci ha spiegato molto bene come anche il solo riuscire a venire incontro alle nuove richieste provenienti dal mercato sia innovazione.
Quest’ultima, infatti, deve essere vista oggi come uno stile di vita, deve essere la prima cosa a cui si pensa quando si stabilisce una strategia: “Dove devo andare? A cosa devo rispondere? Come miglioro?”

3. Nel futuro ci saranno lavori che al momento ancora non esistono

L’innovazione è molto importante anche in questo campo. Negli anni Novanta un lavoro nel campo del digital era impensabile, mentre oggi non si parla d’altro. I lavori che andremo a fare e che ci vedranno coinvolti in futuro non si conoscono ancora, ma la maggior parte di essi nascono proprio da scoperte e innovazioni. Per questo motivo è importante continuare ad investire in questo campo per non lasciarsi sfuggire nessuna opportunità.

4. Guardare le metropoli non significa copiare!

Grandi paesi molto avanzati come la Cina vengono “presi di mira” ogni giorno dagli altri stati del mondo, i quali continuano ad alimentare il fenomeno dell’outsourcing. Quando si parla di innovazione, però, ci si riferisce al fenomeno in modo differente: le imprese vanno all’estero non per copiare le grandi città, ma per comprendere ed imparare le tecnologie sviluppate presenti in quel paese. Si torna così in patria più arricchiti e consapevoli, pronti ad applicare le conoscenze acquisite all’interno dei propri sistemi.

5. I collegamenti sono importanti

Piccole imprese (ma anche quelle medio-grandi), come quelle presenti nel territorio trevigiano, hanno un forte bisogno di entrare in contatto con le realtà più lontane. C’è una grande necessità di infrastrutture, di aeroporti, metropolitane, di mezzi che permettono di arrivare ancora “più lontano”. In Veneto, ad esempio, le imprese lavorano da sempre molto bene, ma ciò che potrebbe fare la differenza, il passo successivo definitivo, sarebbe il riuscire ad intercettare meglio i bisogni, in modo da posizionarsi in un punto più elevato all’interno del mercato e riuscendo ad organizzarsi internamente in un modo nuovo altamente sorprendente.

6. Quando si ha un’idea, bisogna pensare in grande

Le nuove idee sono sempre positive, ma per farle diventare concrete e vederle crescere è necessario pensare più “multinazionale” e non limitarle solo alla propria zona o al proprio territorio di riferimento. Se si ha, per esempio, un’idea di startup bisogna andare all’estero, nella Silicon Valley dove si vedono sviluppare le idee, non restare fermi nella propria città, nel proprio territorio perché le imprese italiane non acquisiscono più e i dati lo confermano.

7. Il concetto di innovazione non riguarda solo il processo tecnologico, ma è ricco di aspetti immateriali.

In un contesto economico in cui il consumatore e i suoi bisogni rappresentano sempre di più il fulcro dell’attività d’impresa, innovare significa soprattutto proporre soluzioni che migliorino la componente esperienziale dell’offerta. La competitività infatti è strettamente legata alla capacità di fare leva su aspetti emozionali, proponendo non semplici prodotti, ma vere e proprie esperienze d’acquisto e di consumo. Gianluca Bisol, presidente di Bisol, ha infatti affermato: “Nel mondo globalizzato non bisogna solo saper fare buoni prodotti, ma riempirli di emozioni“.

8. Nel settore Food, l’innovazione è strettamente legata ad un ritorno alla tradizione

Nel panorama agroalimentare viene sempre più attribuito un premium price a quelle produzioni che hanno uno stretto legame con il territorio, che stabiliscono un “ritorno ai prodotti locali” e che vengono ottenute rispettando l’ambiente in un’ottica di ecosostenibilità. Questa tendenza si sta diffondendo anche tra i millennials: il 58% ha affermato di essere disposto a pagare un prezzo più elevato per le offerte biologiche.

9. Attraverso il cibo che acquistiamo e consumiamo, proiettiamo una parte di noi stessi nel contesto sociale

Nelle più diverse culture il pasto ha sempre rappresentato un’importante occasione di incontro, un rito che determina definizioni collettive e visibili. Condividere il cibo secondo gesti e scambi ripetuti nel tempo fonda infatti il senso di inclusione e appartenenza ad un certo gruppo sociale. Al giorno d’oggi i social rendono questa tendenza ancora più marcata: condividere i propri pasti è una pratica diffusa in tutto il mondo che consente di rendere accessibili contenuti, culture e abitudini profondamente diverse a chiunque.

10. I consumatori nell’ambito agroalimentare (ma non solo) hanno sempre più bisogno di fidarsi dell’azienda

Come detto al punto 1 i consumatori sono sempre più consapevoli ed informati, per questo cercano di sapere quante più cose possibili riguardo ciò che acquisteranno e/o consumeranno. La tracciabilità nel Food in questo senso assume un ruolo essenziale: la possibilità di ricostruire l’intero percorso di un prodotto attraverso la filiera produttiva dalle materie prime di partenza al suo stato finale rappresenta un plus, supportato dalla tecnologia, che è sempre più apprezzato dai clienti.

INNOVATION

Consigliamo di tenere in considerazione queste 10 “pillole di innovazione” prima di ogni progetto, per riuscire a raggiungere e portare a termine ogni nuovo obiettivo o idea nel migliore dei modi possibili.
Per il successo, in ogni caso, la strada è sempre la stessa: mettere insieme talento, passione e sogni!

Alla prossima edizione di Treviso Innovation Days!

                        Valentina D’Antonio
Valentina Zanatta

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Le ragazze e i ragazzi della Redazione: un team variopinto di pianificatori e marketing geek.

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