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Marketing

Un gadget è per sempre

da 29 Novembre 2019Febbraio 25th, 2020Nessun commento
shopper stoffa put your experience here

Ci avete mai fatto caso?
La penna con cui scrivete la lista della spesa, il bloc-notes su cui avete cominciato a elencarla, la sacca per la palestra, la tazza da cui sorseggiate il vostro caffè prima di uscire, la ​tote bag​ o ​shopper​ (insomma, la classica “borsa di stoffa” o “sporta” come la chiamiamo noi mortali) che mettete nella sacca della palestra per quella veloce spesa dopo l’allenamento. Tutti questi oggetti probabilmente hanno una cosa in comune: sono articoli promozionali, personalizzati e con logo.

Certo, alcuni di noi hanno una passione a dir poco smodata per i gadget, eppure nessuno è immune al fascino dell’oggetto promozionale. Gratis, poi, è proprio amore.
Non mentite, sappiamo che almeno una volta vi siete portati a casa quella piccola matita di legno.​ ​L’abbiamo fatto tutti​.

Matita IKEA anniversario 75 anni

Matita in versione speciale per i 75 anni del brand IKEA

Pubblicità aziendale “take-away”

Quando si parla di gadget ci si riferisce spesso oggetti che sono ormai parte integrante della routine quotidiana al lavoro oppure a casa, come la penna o il bloc-notes che abbiamo già nominato. Vengono ​usati quotidianamente perché si tratta di oggetti utili​, ma anche perché sono oggetti ​gradevoli, che ci piacciono​.

E da dove arrivano questi gadget? Forse ci sono stati donati perché abbiamo fatto un acquisto importante, o perché abbiamo partecipato all’inaugurazione di un negozio, o ancora perché abbiamo preso parte a una fiera e ci sono stati consegnati all’interno del welcome kit. La casistica è pressoché infinita, ma il logo o il nome del brand saranno sempre lì a ricordarcelo​.

Shopper stoffa

Ora prendiamo un esempio direttamente dalla realtà.
Uno dei grandi classici tra gli articoli promozionali è la borsa shopper in stoffa: carina, leggera, ​“a signature item”.​ C’è chi la usa come borsa extra, chi se ne serve al posto di uno zaino o della borsa tutti i giorni. In ogni caso è un oggetto che gode di una certa esposizione. Una delle primissime azioni di marketing di un’azienda consisterebbe nell’apposizione di un logo o di qualsiasi altro elemento che rappresenti un remainder al proprio brand. In realtà basta poco per massimizzare questo ​spazio pubblicitario mobile​, da moltiplicare per tutti i possessori.
Ma c’è un altro punto importantissimo che un’azienda non può ignorare.

Se l’azienda alle spalle di quel “piccolo” articolo promozionale con logo, infatti, ne avrà guadagnato in visibilità, per un arco di tempo piuttosto imprevedibile, ma sicuramente interessante; dall’altra parte non può dimenticare che il consumatore deve vivere un’esperienza​ oltre che ottenere un prodotto. L’impressione che quel dono, per quanto piccolo, per quanto invisibile, sarà in grado di lasciare a livello esperienziale si rifletterà, infatti, in una ​percezione positiva del marchio da parte del consumatore​. Nonostante si tratti di pubblicità a tutti gli effetti.

Il gadget esperienziale

Welcome kit MARKETERs Festival 2019

Siamo partiti dal prodotto promozionale e personalizzato, ma il nostro scopo era parlare anche di esperienze.
Parliamo quindi di marketing esperienziale. Il marketing esperienziale si fonda sull’instaurazione di un legame emotivo tra un brand e i propri consumatori​: la condivisione di emozioni, la percezione positiva nei confronti di un’esperienza di consumo e il coinvolgimento dato dall’interazione con un’azienda, sono gli elementi fondanti di questo legame.

Riprendiamo l’esempio del welcome kit che vi è stato dato in quanto partecipanti a un evento. Gli articoli promozionali al suo interno sono il mezzo ideale per creare un ​rapporto empatico tra consumatore e brand​, ​rafforzando il ricordo​ di quest’ultimo e un’associazione di pensiero favorevole​. È per questo gli articoli promozionali devono essere integrati in ogni buona strategia di marketing esperienziale.

Noi abbiamo preso come esempio ​le borsette in stoffa​ o i welcome kit, ma gli articoli che si potrebbero usare per fini promozionali a livello aziendale sono moltissimi: borracce, calendari, t-shirt, tazze, penne; ma la lista potrebbe andare ben oltre.
In ogni caso, ciascuno di questi prodotti garantisce a un’azienda:

  • visibilità (indubbia);
  • promozione durevole nel tempo (soprattutto se l’articolo piace e continua a essere usato: “Quindi attenzione all’estetica, brand!”);
  • dimostrazione di efficienza e qualità, che è sempre un buon biglietto da visita (il prodotto dura nel tempo, quindi significa che l’attenzione alla sua funzionalità e qualità la dice lunga sul lavoro di un’azienda);
  • costi relativamente bassi;
  • fedeltà e riconoscimento del brand;
  • un’esperienza positiva legata all’azienda.

Gadget promozionali This MARKETERs Life

Da gadget personalizzato a​ must have

Qui sopra sono le motivazioni per cui le aziende dovrebbero preoccuparsi di pensare a degli
oggetti che idealmente rispettino tutti questi criteri, primi fra tutti utilità e estetica, con cui omaggiare clienti e potenziali clienti​.
Ma come funziona per i consumatori?

La verità è questa: tutti vogliono i gadget gratuiti, è il potere del ​free item,​ quella sottile psicologia legata alla ​sensazione di piacere che proviamo quando ci viene dato un regalo​. E quando l’articolo promozionale supera se stesso e “trascende”? Allora diventa status symbol, come in questo caso:

The New Yorker Tote Bag Instagram hashtag

La shopper​ ​New Yorker​ è un​ ​must have​: è passata dallo status di banale sporta, appunto, a quello di accessorio fashion, soprattutto legato agli eventi artistici della Grande Mela e riconosciuto come corredo immancabile di un determinato gruppo sociale, con precise preferenze d’acquisto.
Il gadget, già parte integrante di ogni buona strategia di marketing esperienziale, sembra in questo caso sublimarsi come ​mezzo di definizione dei consumatori stessi. E non più di un brand​.

Il gadget è emozionale

Molto emozionale. Questo dev’essere uno degli obiettivi principe per chi decide di servirsi di articoli promozionali, in quanto devono produrre nei consumatori una reazione emotiva positiva.
A riprova prendiamo questa ricerca su​ ​Statista​: il mercato è quello statunitense, i prodotti elencati sono forse i più classici esempi di articoli promozionali, ma la parte più interessante da osservare sono i motivi per cui gli intervistati affermano di conservare queste tazze, cappellini, penne, ecc. Perché sono:

  • utili,
  • attraenti,
  • piacevoli,
  • un punto di riferimento.

La verità è che, prima ancora di iniziare, un’azienda deve definire la propria strategia e deve scegliere gli articoli promozionali su cui poggiarla in base a questi quattro principi; oltre che in base al messaggio che si desidera trasmettere.

In conclusione, possiamo affermare che ​il gadget associato al ricordo di un’esperienza piacevole rafforza il legame brand-consumatore​. Nel momento stesso in cui si riceve l’oggetto, infatti, rimane estremamente positiva la percezione dell’advertiser ​e il fatto stesso di ricevere gratuitamente un oggetto, figuriamoci poi se piacevole e utile, rende la nostra disposizione d’animo estremamente favorevole. Un’immagine positiva, senza dubbio, in grado di durare a lungo nel tempo e ​influenzare altri consumatori​.

 

Articolo a cura di Alessia Bortolotto.

This MARKETERs Life

Le ragazze e i ragazzi della Redazione: un team variopinto di pianificatori e marketing geek.

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