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A lezione con IBM

Londra. Giornata come tutte le altre, direte voi. In realtà ci sono più di 25 gradi Celsius, un sole che spacca le pietre e un venticello leggero. Non male come primavera nel Regno Unito! Ma non è del meteo variabile inglese di cui vogliamo parlare, bensì di un’azienda che le variabili le prende tutte in considerazione: IBM

Prendi carta e penna e vai a lezione di “Innovation and Entrepreneurship” (Innovazione e Imprenditorialità) tenuta dal Dott. S. Forkmann, ma niente lezione convenzionale questa volta. Infatti abbiamo avuto l’onore di avere un ospite speciale: Kevin Turner, Direttore Tecnico e Responsabile delle Strategie di Innovazione per IBM UK.
Lo ammetto, non sarò la persona più tecnologica del pianeta, ma quando si parla di innovazione, di nuovi modelli d’impresa e di imprenditorialità, ho sempre le orecchie ben aperte! Spero che questo discorso ispiri voi tanto quanto ha ispirato me!

Comincia la lezione!

“È molto divertente vedere come le cose cambino in fretta. Una volta avrei avuto tutti i vostri occhi rivolti verso di me, mentre ora ho tutte queste piccole mele luminose!” ci fa notare subito Mr. Turner, facendoci sorridere. È decisamente in grado di catturare l’attenzione di una classe di ventenni, con il suo umorismo molto British. Comincia a parlare dell’azienda per la quale lavora – e che azienda, signore e signori! – e di quanto l’elemento dell’innovazione sia fondamentale in essa, di come lo producono in un modo così costante. Giusto per mettervi al corrente, IBM rientra nella lista delle top-15 compagnie innovative per il 2015.

Business in the end is about people. Without people, there is no business.” Questa è stata la sua frase di apertura: fare impresa alla fine riguarda le persone, senza le persone non esiste il fare impresa. Così semplice, così dannatamente vera. Poi aggiunge: “Value depends on the longevity of the relationships you can establish”. Verissimo: il valore dipende dalla longevità delle relazioni che si riesce a stabilire, come potremmo mai dargli torto?

Logo IBM

Storia, Valori e Business Model

International Business Machines, meglio nota come IBM, è un’azienda che compirà 105 anni il giorno 16 Giugno 2016. IBM ha un Purpose (convinzione e obiettivo assieme) : Essere Essenziali. Si tratta di una dichiarazione di relazione, di business, che non parla di tecnologia. IBM risponde poi a tre “Values”:

  1. Dedizione al successo di ogni singolo cliente. (Se loro ottengono successo, lo otteniamo tutti quanti!);
  2. L’innovazione che importa per l’azienda e per il mondo intero;
  3. Fiducia e responsabilità personale in tutte le relazioni.

Infine, IBM ha nove “Practices”. Si tratta di comportamenti necessari per tradurre i Valori sopra elencati in azioni. Alcuni esempi tra quelli più motivanti sono:

  • Share expertise”, condividere le competenze e l’esperienza nel settore;
  • Treasure wild ducks”, letteralmente, far tesoro delle anatre pazze, ossia valorizzare gli impiegati creativi;
  • Restlessly reinvent – your company and yourself”, reinventare senza sosta – sé stessi e l’azienda;
  • Unite to get it done now”, unirsi per portare a termine l’obiettivo, ora;
  • Dare to create original ideas”, osare per creare idee originali (a mio avviso la più bella).

IBM opera in oltre 170 paesi; è un’azienda globale e soprattutto globalmente integrata. Paesi diversi hanno diversi focus, argomenti di specializzazione. “In alcuni luoghi sono più bravi a fare una cosa, in altri luoghi un’altra. A Londra c’è Shoreditch (uno dei quartieri creativi di Londra), la ‘Silicon Roundabout’, come negli Stati Uniti c’è la Silicon Valley.” IBM riunisce persone con diverse formazioni culturali e professionali, ma soprattutto persone con opinioni e prospettive diverse, per farsi venire in mente grandi idee. “Bisogna essere in grado di comunicare con le persone, creare hype!”

La cosa “strana” che riguarda la storia della leadership di IBM è che, contrariamente ad altre aziende nel settore che impiegano persone orientate verso la tecnologia, preferisce impiegare persone con una formazione di business. “IBM deve interrompere e ricostruire sé stessa di continuo per fare i conti con il mercato: per fare tutte le cose nuove, dobbiamo smettere di fare alcune cose vecchie. Però si tende sempre a disinvestire quando si iniziano ad avere i problemi, non quando ci sono i primi segnali.”
IBM investe in simili proporzioni sia verso l’esterno tramite acquisizioni di nuove società e nuove idee, che verso l’interno nei propri laboratori di ricerca e sviluppo. “Le acquisizioni sono una grande idea quando devi seguire i passi che sono già stati fatti, ma anche per insediarsi rapidamente nel mercato, perché vuoi essere davanti a tutti.” Non a caso, per il ventitreesimo anno di fila IBM è l’azienda leader nella presentazione di brevetti negli USA.

Internet of Things

Dati e IoT: dove andremo a finire?

IBM sta concentrando molte risorse sull’ “Internet of Things” e il nostro speaker si occupa di questo ramo dell’azienda. “Data will disrupt entire industries. All industries are feeling disruptions because new start-ups use data in their favour. Data is basically the new gold rush. With data and the Internet of Things, a system of insights can be created, in order to be able to predict and react to what is happening immediately.” I dati stravolgeranno intere industrie. Tutte le industrie stanno subendo dei grossi cambiamenti perché le nuove start-up sono in grado di utilizzare i dati a loro favore. I dati sono la nuova corsa all’oro. Con i dati e l’IoT, si può creare un sistema di insights per prevedere e reagire in modo immediato a ciò che accade.

Data is a game changer

Che cosa succede a tutti i nostri dati?

Però ci sorge un dubbio. Tutta questa raccolta di dati, volontari o involontari che siano, è etica e/o legale? Al momento esiste un enorme problema su questo punto. “Chi è il legittimo possessore dei dati che lasciamo durante il web surfing o semplicemente tramite l’utilizzo di una app o addirittura soltanto attivando il rilevatore GPS del nostro dispositivo mobile? Chi è che ha il permesso di utilizzare questi dati? La legislazione, la magistratura e dunque la conformità alla legge possono soltanto seguire l’innovazione. Prima si inventa e poi si impongono i limiti.” Ricordiamoci che lo scopo iniziale della collezione dei dati era poter offrire una migliore esperienza a coloro che navigavano in internet.

La lezione continua e si discute del fatto che IBM ricopre più della metà degli elementi nella Hype Cycle di Gartner per le tecnologie emergenti del 2015. “Qualcuno deve inventare qualcosa di nuovo, da qualche parte. Quando si ha un’invenzione, la domanda da porsi è come valutarla con uno sguardo commerciale e come poterla sviluppare per diversi utilizzi.”

Innovation

L’innovazione in IBM

Kevin continua il suo discorso passando al tema dell’innovazione in IBM. Ci consegna cinque punti su come un’impresa possa essere innovativa, basati sulla sua esperienza personale.

  • L’innovazione è tutta incentrata sulle persone e la cultura nella quale lavorano.
  • L’innovazione prospera con un catalizzatore, ossia un problema da risolvere. (Ricordiamo: “La necessità è la madre di tutte le invenzioni”- ergo, bisogna avere qualcosa su cui lavorare!)
  • L’innovazione richiede diversità di pensiero e collaborazione. (Mettete persone con diverse abilità in una stanza, anche con diverse basi di studio)
  • L’innovazione viene soffocata da un management o da un processo inadeguato, e anche da un cattivo comportamento nel team. (La leadership è un punto critico dell’innovazione, dato che quest’ultima può essere distrutta dalla pressione e dalla mancanza di fiducia nelle persone che hanno nuove idee)
  • L’innovazione non è una “scienza”, è un modo di pensare che tutti possediamo in modo innato e che possiamo valorizzare. (Detta in breve, tutti possiamo avere delle grandi idee se messi nelle giuste condizioni)

Kevin ci lascia con un’equazione importante: se uno di questi elementi manca, allora l’innovazione “che importa” (ossia, che è utile per il mondo), non può avvenire.

Persone + Cultura + Problemi del mondo reale = Innovazione

Alla fine della lezione, tutti gli studenti erano davvero sbalorditi. IBM sta conducendo ricerche in così tante aree interessanti, affiancando le discipline più disparate in modo tale da creare soluzioni e raggiungere l’innovazione che può veramente cambiare il mondo.

L’innovazione riguarda le persone. Ricordatevi sempre questo punto e cercate continuamente di circondarvi di persone che vi ispirino e che vi motivino a esplorare, a essere curiosi e soprattutto a non smettere mai di imparare!
Del resto, “Never Stop Learning” è il payoff dei nostri fratelli del MARKETERs Club, che ne identifica gli eventi che decisamente lasciano il segno! Siamo super gasati per #MDay16 e che altro dire… Stay Tuned!

Elena Galletto

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