
Asolo è la “città dei cento orizzonti” come la definì l’assiduo frequentatore Giosuè Carducci: ogni scorcio è speciale, ammaliante, non ci si sente turisti, ma spellbound viewers tra le sue stradine medievali. Non per niente è uno de “I Borghi più belli d’Italia”. La vera leva del marketing di questo borgo è la sua storia millenaria, un intreccio di poeti, scrittori, artisti e viaggiatori che affascinati dalla bellezza di queste colline vi cercavano – e cercano tutt’ora – ispirazione e tranquillità.
Asolo, piccolo borgo in provincia di Treviso, è un posto senza tempo, dove ci si ritrova in piazza Garibaldi per fare due chiacchiere la domenica, la gente si saluta con un buongiorno cordiale, la vita ha un ritmo tranquillo come quello delle passeggiate, l’aria è più pulita e ogni angolo racconta una storia: sono molti, infatti, gli edifici che ci parlano di qualche straordinario personaggio studiato nelle antologie e nei libri di storia. E sì, non è raro passeggiare ed ascoltare un po’ di vero British/American English, sia per i turisti ammaliati da questo luogo, che per gli anglofoni che ci vivono.
È un piccolo borgo gioiello che conserva accuratamente le proprie origini: dalla piazza, per esempio, si possono ancora vedere i resti di un acquedotto romano scavato nella roccia. La rocca medievale, invece, risale al XII secolo ed è la meta ideale di molti amanti del trekking.
Un altro simbolo di Asolo è indubbiamente il Castello, risalente al X secolo, dove nel 1489 si ritirò Caterina Cornaro, regina di Cipro. Fu in questa cornice che Pietro Bembo ambientò “Gli Asolani”, i suoi dialoghi sull’amore.
Molti altri sono i personaggi legati a questo borgo, tra questi il poeta inglese Robert Browning, dalla cui lirica “Asolando” il titolo di questo articolo; Eleonora Duse, attrice teatrale e musa ispiratrice di Gabriele D’Annunzio; Freya Stark, scrittrice ed esploratrice britannica, Hernest Hemingway… e molti altri ancora!
Asolo, un marketing “American friendly”
Asolo ha ricevuto molti riconoscimenti e promuove un turismo di qualità. Come accennato all’inizio, fa parte de “I borghi più belli d’Italia”, un marchio che ne premia il patrimonio artistico culturale e l’armonia architettonica preservata nel territorio.
Nel 2005 ha ricevuto anche la bandiera arancione, riconoscimento del Touring Club Italiano per premiare un turismo di qualità: sia sotto l’aspetto ricettivo, che della fruibilità delle risorse, dei servizi di ristorazione e della valorizzazione della notevole tradizione culturale.
Asolo è anche parte dell’associazione Città Slow, per promuovere uno stile di vita lento e rispettoso della cultura del luogo. Il marketing turistico di Asolo, infatti, non punta a raggiungere le grandi masse, cercando di sviluppare un turismo caratterizzato da grandi numeri come quello delle grandi città, ma a fornire servizi di qualità, rispettosi dell’ambiente, che valorizzino l’eredità storica, artistica e culturale dei colli asolani. L’artigianato viene celebrato con i mercatini frequenti nella piazza principale e un mercato dell’antiquariato si ripete nel centro storico ogni seconda domenica del mese fin dal 1976.
L’identità della cittadina viene così scrupolosamente conservata, per far coesistere in armonia turismo e vita quotidiana, senza modificare il life pace della comunità locale.
Infine, non poteva mancare un riconoscimento internazionale: Asolo è fin da sempre un luogo American friendly, come testimoniano i molti inglesi e gli americani di passaggio nella sua storia. L’omonima associazione, ha rilasciato alla cittadina il certificato “American Friendly” lo scorso novembre, per premiare la preparazione all’ospitare flussi turistici statunitensi. La certificazione è annuale e viene promossa dall’associazione Borghi più Belli d’Italia, dalla Fondazione Italia Usa e dal Consorzio Ecce Italia, al fine di promuovere le eccellenze del Made in Italy anche negli USA.
Ad essere premiato è stato il marketing e la comunicazione di questo borgo che si è distinto per l’eccellenza delle attività di promozione in lingua inglese in tutto il territorio. Guide preparate che parlano un ottimo inglese, leaflets correttamente tradotti, un ufficio accoglienza ben organizzato e un sito internet sempre bene aggiornato ed eccellentemente gestito nella sua parte inglese sono alcuni dei dettagli che hanno portato a questo riconoscimento; perchè non basta avere un ingente patrimonio storico culturale se poi mancano le strutture o i servizi di marketing per avere successo e promuovere queste meraviglie.
Lo scopo di questo riconoscimento è quindi proprio quello di far conoscere questi piccoli tesori nascosti in giro per l’Italia, anche all’estero e, in particolare, negli Stati Uniti. Asolo è stata anche inserita nei pacchetti di viaggi di Gartour, tour operator italiano di successo, per promuovere il suo charm e i suoi monumenti storici.
È stato importante agire in sintonia fra il territorio e le usanze locali per far sì che ogni angolo di questo borgo continui a regalare attimi di pace e visuali suggestive, senza trascurare di promuovere la storia, l’arte, i paesaggi, le possibilità di fare sport ed infine l’eccellente gastronomia locale.
In fin dei conti, come diceva Eleonora Duse:
amo Asolo, perché è bello e tranquillo, paese di merletti e di poesia.
Nota della redazione:
Le foto sono state scattate dall’autrice Giulia Simioni, che per una volta è uscita per noi dalle mura di San Giobbe dove ci regala gli immensi ricordi degli eventi MARKETERs e dimostra il suo talento anche per le foto paesaggistiche!