
Secondo il migliore amico di tutti i pendolari, sia per lavoro o per studio, “Le coincidenze non esistono”. Così un bel giorno, stanca di pagare l’equivalente di un pieno di benzina per una seconda classe di una Freccia o di dover cambiare tre regionali – oltretutto puntualissimi – per arrivare a Milano, mi sono decisa a prendere il mio primo passaggio su BlaBlaCar. E posso dire che da quel giorno, il mio modo di viaggiare è decisamente cambiato!
La storia di BlaBlaCar
Per chi ancora non lo sapesse, BlaBlaCar è una piattaforma di car pooling, ossia mette a contatto gli automobilisti con posti liberi a bordo delle proprie auto con quelle persone che cercano invece un passaggio verso la stessa destinazione, permettendo di dividere così i costi tra tutti i passeggeri.
La lampadina si è accesa nel lontano 2006 nella simpatica testolina di Frédéric Mazzella, che dopo aver sperimentato sulla propria sanità mentale il disagio dei trasporti pubblici francesi durante le festività natalizie, si convinse ad investire 20.000 euro assieme all’amico Nicolas Brusson per acquistare e migliorare un sito di car pooling. Ad oggi, BlaBlaCar è presente in 19 paesi e conta più di 20 milioni di iscritti, ed è stata valutata per 1,5 miliardi di dollari. Quelli che in inglese chiamano “peanuts”, insomma.
Come funziona BlaBlaCar
BlaBlaCar è una piattaforma estremamente semplice – e ve lo dice una il cui livello di tecnologia è “voglio vivere nei romanzi di Jane Austen”. E funziona allo stesso modo per tutti i paesi! Ci si iscrive al sito, si carica una propria foto ed una descrizione di sé, si selezionano le preferenze di viaggio: “Mi piace chiacchierare? Mi piace ascoltare musica? Fumo? Mi danno fastidio gli animali in auto?” – ed il gioco è fatto!
Colui che offre il passaggio, ossia il guidatore, indica nell’annuncio il numero di posti disponibili e la cifra che richiede ad ogni passeggero; il sistema stesso fornisce all’utente una cifra consigliata sulla base di parametri come la distanza ed il mezzo. Possiamo anche trovare altre informazioni quali la possibilità di portare con noi un bagaglio di grandi dimensioni o la disponibilità del guidatore a fermarsi per recuperare e/o lasciare il passeggero in determinati punti del percorso.
A fine viaggio il conducente ed il passeggero si scambiano un feedback su vari aspetti, tra cui l’affidabilità nella guida e la puntualità: un vero e proprio sistema di controllo degli utenti che riduce al minimo il rischio di incappare in situazioni spiacevoli come marpioni, piloti di Formula1 improvvisati o mancati appuntamenti. Da qualche anno è attivo poi il servizio BlaBlaCar Viaggio Rosa, ovvero, una guidatrice può decidere di offrire un passaggio solamente alle persone di sesso femminile.
Ma come si paga? Anche qui, easy peasy, ossia in contanti che darete tranquillamente al conducente nel corso del passaggio. BlaBlaCar Italia ha però deciso di mettersi al passo con le corrispondenti europee ed ha recentemente introdotto per alcune regioni la possibilità della prenotazione on-line del posto con notevoli vantaggi: un aggiornamento real-time dei posti disponibili, il pagamento della tratta tramite carta prepagata, carta di credito o PayPal, e la possibilità del rimborso qualora il conducente decida di annullare il viaggio.
È di qualche settimana fa poi l’ultima news su BlaBlaCar: la branch italiana ha siglato una partnership con Axa, gruppo leader nel campo assicurativo, per garantire ai passeggeri una copertura aggiuntiva senza alcun costo extra. Se hai effettuato una prenotazione on-line del tuo posto e l’auto su cui stai viaggiando rimane in panne, BlaBlaCar ti assicura l’assistenza stradale, oltre al pernottamento o alla prosecuzione del viaggio, sia a te che al conducente.
Ma perché BlaBlaCar ha successo?
Ma qual è il segreto di BlaBlaCar? Come sapientemente suggeritoci dal Wall Street Journal, la società si è espansa in quei mercati dove il divario tra l’efficienza del trasporto pubblico ed il costo di un’auto è piuttosto alto – la benzina negli Stati Uniti costa quanto l’acqua in Italia… Ecco spiegato perché non trovo il Coast to Coast USA nella sezione “Cerca un passaggio”. Il prossimo step per l’azienda, come confermato da uno dei due fondatori in una recente intervista, sarà la conquista di Turchia, Messico ed India.
Certamente la società è poi oggetto di numerosi finanziamenti europei e statunitensi che garantiscono un continuo miglioramento nel livello di servizio. Ed infatti BlaBlaCar ha ormai ottenuto il monopolio del car pooling in Europa, acquistando ad inizio 2015 la piattaforma concorrente carpooling.com.
Innegabile poi la sua presenza in tutti i social network: per quanto riguarda BlaBlaCar Italia, al primo posto troviamo Facebook (4 milioni di like!), seguito a ruota da un account Twitter, un canale YouTube e Google+, mentre Pinterest e Instagram hanno invece account globali. Lo stile di comunicazione dell’azienda nei social è molto informale; i post contengono consigli sulle mete di viaggio spesso corredati di foto, oppure raccomandazioni sul corretto uso della piattaforma – “Ricordati di lasciare il feedback!” – e per una guida sicura. Molto spesso vengono retweetati i messaggi stessi dei conducenti e dei guidatori, o vengono proposti hashtag per un determinato evento – il derby, il concertone, la manifestazione per i diritti – con l’obbiettivo di creare una vera e propria comunità tra gli utenti. Altre volte invece i social media manager di BlaBlaCar ci propongono post dal contenuto più leggero e in linea con gli ultimi trend, come quello recente riguardante “Sii come Bill”, di cui vi abbiamo già parlato in un recente articolo
BlaBlaCar attacca inoltre il mercato del car pooling attraverso massicce campagne pubblicitarie in TV, in banner internet o nei più classici magazines, oltre a presenziare agli eventi top in giro per l’Italia e proponendo spesso un relativo contest per vincere biglietti omaggio (ricordate il loro mega tendone all’Home Festival di Treviso?).
Ma c’è altro. In un mondo sempre più attento alla questione ecosostenibile, BlaBlaCar si propone come l’alternativa ecologica a tutte quelle auto che girano tristemente vuote per le vite del centro città. Ridurre l’impatto ambientale delle nostre attività quotidiane è diventato ormai una priorità per un numero crescente di aziende e di conseguenza per i propri dipendenti: un vero e proprio stile di vita green di cui fanno anche parte, in tema food, la dilagante passione per il biologico ed i prodotti a km zero.
Ultimo, ma non meno importante, la possibilità di alzare lo sguardo dal nostro smartphone per immergerci in un’avventura con persone sconosciute, viaggi che nella maggior parte dei casi regalano nuove e piacevoli conoscenze: birrai, musicisti, estetiste, rugbisti, militari, imprenditori – sì, ho veramente viaggiato con tutti questi personaggi -. E BlaBlaCar alla fine trasforma l’auto in cui si viaggia in una piccola comunità fatta di risate, sonnellini, discussioni e canzoni cantate a squarciagola.
Tutto questo, e molto altro, non ve lo sveliamo ora… Avremo infatti la possibilità di approfondirlo e chiederlo direttamente alla Marketing Associate Manager di BlaBlaCar Italia, Maria Fossarello, che sarà ospite del corso di Social Media Marketeting organizzato dalla nostra Marketers Academy, sabato 13 Febbraio nella sede di CAME SpA.