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Booktilla: come bere acqua in modo sostenibile

da 1 Settembre 2016Settembre 15th, 2016Nessun commento
Booktilla
L’Italia è tra i maggiori consumatori al mondo di acqua in bottiglie di plastica, solo dopo Arabia Saudita e Messico, per un totale di 190 litri d’acqua a testa nel 2014. Questo ha enormi ricadute ambientali a livello negativo, tanto che per confezionare circa 6 miliardi di bottiglie utilizzate nel 2011, pari a 240 kg di plastica, sono stati consumati 540 milioni di litri di petrolio, provocando emissioni di circa 1,2 milioni di tonnellate di CO2. Ma la cara e buona acqua del sindaco? C’è una startup che può farcela apprezzare nuovamente, Booktilla, che ci vuole insegnare a bere acqua in modo sostenibile.

D’altronde, l’acqua del rubinetto è buona quanto quella di una sorgente di montagna, e le differenze organolettiche sono davvero minime con l’acqua che viene imbottigliata vicina alla sorgente. L’unica differenza tra l’acqua imbottigliata e quella del rubinetto è che appunto la prima viene captata alla sorgente e imbottigliata tale e quale, mentre la seconda viene captata più a valle, e poi viene sottoposta a una serie di trattamenti. L’acqua minerale imbottigliata ha, così, solo un contenuto superiore in sali minerali, e sarebbe adatta ad essere consumata per finalità terapeutiche.

La bassa sostenibilità ambientale dell’acqua in bottiglia

Ma se la differenza non è così sostanziale, perché gli italiani consumano così tanta acqua in bottiglia? Secondo le analisi del Censis, infatti, il consumo di acqua minerale in bottiglia è un’abitudine radicata nel nostro paese: il 61,8% delle famiglie italiane acquista acqua minerale, e il consumo italiano medio nel 2015 è stato pari a 192 litri all’anno per persone, per una spesa media di 234 euro all’anno. Ma perché? Per la bassa fiducia nei confronti dell’acqua che esce dal rubinetto: ben il 31,2% della popolazione non si fida della sua bontà, e ha il timore che possa portare rischi.

Ma siamo circondati dai rifiuti: un rapporto di Legambiente segnala che vi sono 32 rifiuti  non smaltiti ogni chilometro quadrato, dei quali il 95% sono oggetti di plastica. E uno dei più grandi problemi ambientali della plastica è che, se non viene smaltita in modo corretto, impiega un secolo a decomporsi. Inoltre, le bottiglie in PET – polietilene tereftalato –  a contatto con l’acqua rilasciano delle sostanzi tossiche, tra i quali l’antimonio, una sostanza che secondo l’International Agency of Research è un fattore in grado di provocare il cancro.

sorgente acqua

La filiera dell’acqua minerale in bottiglia

Ok, ma non voglio creare nessun allarmismo, anche perché – in mezzo a quegli italiani che consumano acqua in bottiglia ci sono anch’io, e ci sono anche il 30% di voi lettori. Ma lo scopo di questo articolo è farvi capire che vi sono molti rimedi e accorgimenti che si possono usare per ridurre il consumo di acqua in bottiglia. Oppure per eliminarlo gradualmente. A molti di voi sicuramente capita di consumare acqua di rubinetto in casa, mentre bottigliette di acqua minerale quando siete in movimento.

Ponete di avere comprato un pack da sei di acqua minerale al supermercato: l’avrete pagata probabilmente dai 15 ai 30 centesimi a bottiglia, dandole un valore sproporzionalmente più alto rispetto al suo costo alla sorgente. A incidere su quel prezzo, infatti, ci sono i costi di imbottigliamento (impianti, plastica delle bottiglie, ecc.) e di trasporto, che nel caso dell’acqua minerale avviene soprattutto su gomma. E nel libero mercato può legittimamente accadere che l’acqua di Bolzano venga venduta a Palermo, e che l’acqua di Catania venga consumata a Padova.

Le sorgenti d’acqua sono un bene pubblico che viene dato in concessione dalle Regioni alle aziende private, ma sono solo quest’ultime a trarne beneficio: secondo il rapporto Acque in Bottiglia – un’imbarazzante storia all’italiana del 2013 di Legambiente e Altreconomia, è stato rilevato che la Regione Liguria, per 5 concessioni, ricavava in un anno solo 3.300 euro. Un nulla, se si pensa che il mercato dell’acqua minerale in bottiglia in Italia vale 2,4 miliardi di euro.

un sacco di bottiglie di plastica

Le alternative all’acqua minerale in bottiglia esistono

Ma questo articolo non vuole essere nemmeno una denuncia alle aziende private, anche perché una delle prime cose che insegnano nei corsi di microeconomia all’università è che se esiste una domanda di un bene e una data disponibilità a pagare, allora nel mercato in condizioni di concorrenza perfetta si formerà un prezzo di equilibrio. Ma nel mercato, in questi anni, sono emerse molte alternative all’acqua minerale in bottiglia. In un oceano blu, infatti, le aziende non possono che tuffarsi con l’entusiasmo tipico di chi è pronto a cogliere nuove opportunità. Qualche esempio:

  • le bottiglie di vetro da utilizzare in casa, la cui durata è infinita perché il vetro è la sostanza più inerte nei confronti dell’acqua;
  • i gasatori come Sodastream, forse destinati a sostituire l’acqua frizzante e i soda drink nel lungo termine;
  • le innumerevoli borracce che si trovano nel mercato, e non solo quelle sportive. Rimarreste sorpresi, infatti, a farvi un giro in un’aula universitaria, o in un ufficio, e vedere quanti studenti e lavoratori bevono da borracce riutilizzabili. E alcune di queste borracce sono oggetti di design a tutti gli effetti, con una storia da raccontare non indifferente.

Booktilla

Cos’è Booktilla: un oggetto di design in grado di raccontare storie, prima che una borraccia

Booktilla è un prodotto di design nato per diffondere la filosofia del riuso e del rispetto per l’ambiente, con l’obiettivo di ridurre lo spreco di plastica e di energia delle bottiglie “usa e getta”.  Ma non solo, perché Booktilla vuole sensibilizzare anche sull’importanza dell’acqua e di avere una corretta idratazione.

Con Booktilla la bottiglia smette di essere imballaggio, e diventa un veicolo per comunicare quanto sia importante rispettare l’ambiente e bere acqua. Booktilla, in poche parole, è un nuovo modo di concepire la borraccia: la posizione del tappo è decentrata su asse orizzontale, e a vederla ci si potrebbe chiedere “ma quindi come si fa a bere?”, ma in realtà è sorprendente la sua comodità. Prodotta a seguito di una lunga ricerca, poi, Booktilla è realizzata con materiali innovativi con funzione antibatterica, in grado di garantire una sua lunga durata e la preservazione dei liquidi al suo interno.

booktilla colored

Ma la caratteristica fondamentale di questo oggetto di design, più che altro, è il suo packaging a forma di libro: così, Bootkilla non è solo un contenitore di liquidi facile da trasportare, ma un vero e proprio contenitore di conoscenze, sia a livello metaforico (per quello che trasmette) sia a livello materiale.

Il packaging, infatti – denominato “bookbox”, racchiude un messaggio, e supporta uno specifico ambito di iniziative sociali con una parte del suo ricavato. Le linee base di Booktilla sono quattro, Booktilla Colored:

  • la Booktilla Green Hope sostiene progetti per la salvaguardia e il miglioramento dell’ambiente
  • la Booktilla Blue Ocean supporta iniziative in ambito sportivo
  • la Booktilla Red Sun sostiene lo sviluppo di nuove imprese, promuovendo la sana imprenditorialità
  • la Booktilla Black One supporta la ricerca e la sperimentazione.

Vi è poi tutto un filone di prodotti speciali che fanno parte della sezione Booktilla 4Identity, dedicata ad organizzazioni e imprese che vogliono raccontare la loro storia o un loro progetto in maniera responsabile e originale. Booktilla, in questo senso, è una miniera d’oro in ambito di storytelling per tutte quelle aziende che vogliano promuovere i valori di sostenibilità e rispetto per l’ambiente trovando il supporto in un veicolo del tutto speciale, che risuona già con consumatori sensibilizzati

Da questo progetto speciale, e dalla concomitanza dei valori delle due rispettive aziende, nasce infatti Booktilla 4Home Festival, con una fascia in ecopelle nera dove trovano racconto i valori e le unicità dell’Home Festival. Abbiamo già parlato di questo evento come uno dei festival musicali da non perdere assolutamente nell’Estate 2016: noi MARKETERs abbiamo un rapporto speciale con quello che rappresenta e con i loro organizzatori, e non vediamo l’ora di ottenere la nostra Booktilla in edizione speciale. L’unico “festival a 360°” d’Italia è anche un luogo dove si promuove il valore della sostenibilità, e dove ci si può sentire a casa per cinque giorni di arte, musica e spettacolo. Quale modo migliore per esaltare questi valori se non attraverso la collaborazione con Booktilla e Sintegy?

Acquista Booktilla 4Home Festival

booktilla home festival

Ci vediamo all’HOME Festival dall’1 al 4 settembre 2016, dove potrete anche seguire il workshop organizzato dalla MARKETERs Academy sul Music Marketing!

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Riccardo Coni

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