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Comic Sans: alla scoperta del font più controverso di sempre

da 8 Dicembre 2021Dicembre 15th, 2021Nessun commento

Quando scriviamo una mail o un documento a pc, scegliere un font piuttosto che un altro, specialmente per chi non è ferrato in materia, sembra non implicare conseguenze sul risultato finale.. Sappiamo che ci sono font standard come il classico Time New Roman o Calibri, e dobbiamo considerare che l’aspetto grafico sommario è il fattore prevalente per la scelta rispetto alla natura tecnica.

 

I font

Molto spesso ignoriamo che dietro a migliaia di font ci siano persone e studi che hanno ragionato su come creare ogni specifico tipo di carattere, o addirittura i meno esperti potrebbero pensare che siano creati in automatico dallo stesso programma di scrittura.

Si potrebbe parlare per ore dei font, infatti si trovano numerose guide e siti che ne parlano in maniera dettagliata, ma oggi tratteremo di un unico font famoso in tutto il mondo, tanto “odiato” quanto utilizzato: il Comic Sans

 

La nascita di Comic Sans

Nato nel 1994 dal tipografo Vincent Connare con lo scopo di sviluppare un font adatto a Microsoft Bob, un programma basato su un “cagnolino” il cui fine era quello di rendere i computer più accessibili per i bambini. Infatti, lo stile di questo font riprende e si ispira alla scrittura imperfetta dei bambini, o più in particolare dei fumetti. L’idea di base nasce appunto perché il personaggio animato di questo programma Microsoft usava il carattere Time New Roman, e a detta di Vincent, risultava troppo noioso e serio per un pubblico così piccolo, avviando così lo sviluppo di Comic Sans.

La svolta e il successo arriva quanto il font non viene incluso in Microsoft Bob, che si rivela un completo fallimento, ma viene scelto tra i font in Windows 95, il primo di una lunga serie fortunata di sistemi operativi Microsoft.

 

Bob

 

L’utilizzo di Comic Sans

Ma se nel ’94 Comic Sans veniva utilizzato per gli inviti alle feste di compleanno dei bambini, oggi è usato davvero ampiamente e si può ritrovare ad esempio nelle comunicazioni di una banca, sulle fiancate delle ambulanze, nelle newsletter aziendali, nei menù dei ristoranti, nei curricula, nelle informative ufficiali. Viene anche utilizzato  da Disney dallo Stato del Canada per una moneta commemorativa da collezione.

Le prime ostilità

A detta di molti, è per questo uso smodato e casuale che il Comic Sans venga così disprezzato, in quanto ritenuto adatto ad ambiti legati all’infanzia e ai bambini, ma per ambiti istituzionali o comunicazioni importanti risulta fuori luogo poiché inizialmente pensato come un font semplice, poco sofisticato e abbastanza divertente.

Questa fazione, che prende nome di BanComicSans, nasce nel 1999 quando a 2 designer fu commissionata la realizzazione della guida del Museo della Cultura dei Nativi Americani di Indianapolis. La richiesta del cliente era di compilare l’intera guida in Comic Sans, e quando i grafici proposero altri font che secondo loro erano più adeguati la risposta che ottennero fu: “Non m’importa. Dovete usarlo, perché abbiamo già stampato la nostra gigantesca insegna esterna con Comic Sans”.

Prospettive future

Ad oggi il mondo si divide tra i detrattori e tutti quelli favorevoli a questo font che si ritrovano nel blog ComicSansProject. Dal ‘94 ad oggi questo font ne ha fatta di strada, e si preannuncia accompagnarci ancora per molto tempo utilizzato nei settori più disparati.La polemica che si sviluppa legata ad un Font rende però sempre attuale il tema della scelta del font più adeguato per l’uso e l’ambiente a cui sarà rivolto.

Matteo Signoretto

Appassionato di Tech&Digital ma anche di motori e Space Economy. Nel tempo libero pratico atletica leggera.

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