
Sono da poco tornata da un meraviglioso viaggio in Giappone. Ospitata da una carissima amica, per due settimane io e la mia amica Antonella abbiamo esplorato Tokyo, Kyoto, Nara, Nikko e Kamakura, tornando a casa con migliaia di foto, qualche vescica sui piedi e una lista di consigli per chi vuole partire alla scoperta del paese del Sol Levante
Kit di sopravvivenza per volo
Il classico duo copertina e cuffie per il monitor fornito dalle hostess non è sufficiente ad affrontare un volo intercontinentale; soprattutto se vi ritrovate come la sottoscritta ad avere un attacco di panico dopo solo cinque ore di volo! Portatevi quindi: un bel romanzo o la nostra selezione di letture consigliate per un Marketer tramite e-reader; spazzolino e dentifricio, tappi e mascherina per tentare un pisolino. A questo proposito, si rivelano spesso molto utili la melatonina, o il più classico bicchiere di vino (o quanti riuscite a farvene dare dalla hostess).
Guida di viaggio
Anche se siamo nel 2016 ed il web è pieno di travel blogger, io non rinuncio mai alla una guida di viaggio. Anche se un po’ ingombranti nello zaino, questi libroni si rivelano fondamentali come primo step nell’organizzazione di un viaggio e nella decisione delle varie mete. Perciò sfogliatela, leggetela prima di partire ! Il mio consiglio è di acquistare sempre l’ultima edizione uscita sul mercato, di modo da trovare informazioni ed orari dei luoghi da visitare corretti. Come per un lontano viaggio ad Istanbul, anche per il Giappone mi sono affidata ad una Rough Guide edita da Feltrinelli, e non ne sono rimasta delusa. Ho poi letto anche Autostop con Buddha, un romanzo spassosissimo che racconta il viaggio in autostop di un’insegnante canadese dal profondo Sud del Giappone fino alla punta estrema del Nord al confine con la Russia, seguendo la fioritura dei ciliegi.
Connessione WiFi
Se pensate di poter gironzolare per Tokyo affidandovi ad una piantina… Beh, scordatevelo! In Giappone infatti non esistono le vie (se non in qualche città), bensì i luoghi si indicano tramite quartieri e blocchi di edifici… Talmente incomprensibile per noi occidentali che eviterò di approfondire l’argomento. Per non perdermi tra le luci di Shibuya ho quindi optato per il noleggio di un modem WiFi portatile che è stato consegnato direttamente a casa dell’amica che mi ha ospitato per questo viaggio. Il modem è la soluzione ideale per chi viaggia in gruppo in quanto permette di collegare più dispositivi contemporaneamente, oltre ad avere Google Maps a disposizione, la possibilità – ovviamente irrinunciabile per un Marketer – di inondare di foto e geotag il mio profilo Facebook, e di rimanere sempre aggiornata con tutto ciò che sta succedendo nel mondo.
Obbiettivo: pianificare
Un viaggio di due settimane allo scoperta di un paese esattamente dall’altra parte del mondo è stata una sfida per qualsiasi pianificazione addicted. Oltre a qualche appunto veloce nella mia evergreen Moleskine, due sono state le app che mi hanno aiutato a destreggiarmi tra orari di apertura di templi e musei, treni da prendere e cose da fare. La prima è stata Evernote, di cui abbiamo parlato in un nostro articolo e che si è rivelata molto utile nell’appuntarmi qualsiasi cosa, dal link sulla fioritura dei ciliegi all’indirizzo del Karaoke a Tokyo dove è stato girato il meraviglioso Lost in Translation. La seconda app è stata Trello. In parole povere, l’evoluzione dei tanto amati post-it su app, nei quali segnarsi le cose da fare o un qualcosa in particolare da svolgere, suddiviso in vari step. Le schede di Trello vengono condivise ed aggiornate con altri utenti real-time. Sicuramente, un metodo molto più ordinato di una chat Whatsapp!
JR Pass e Suica
Se avete in programma di spostarvi per il Giappone durante la vostra vacanza, allora non dovete dimenticare l’acquisto di un JR Pass. Si tratta di un pass della durata di 7, 14 o 21 giorni che permette di utilizzare tutti (o quasi) i treni giapponesi, shinkansen – i treni ad altissima velocità – compresi. E’ possibile acquistare questo pass solamente fuori dal Giappone e solamente per coloro che non si trattengono nel paese per più di tre mesi. Volete mettere l’ebbrezza di veder partire un treno puntuale? Altro che Trenitalia! Oltre al JR Pass vi consiglio anche il pass Suica, un carta ricaricabile per pagare velocemente la metro e anche qualche treno locale – un po’ come la Oyster londinese. Come per il JR Pass, la Suica si acquista online.
Fotocamera & Co
Che amiate fotografare i tramonti sul mare o i monumenti storici di una città, l’importante è che vi portiate una bella fotocamera appesa al collo durante il vostro soggiorno in Giappone. A voi la scelta: se volete scattare a livello professionale e non vi preoccupa il peso, allora vi dovrete trascinare la classica Reflex; altrimenti optate per una compatta o una Mirrorless. Da non dimenticare un bel bastone per i selfie ed il set di lenti Shot per l’Iphone come vi abbiamo suggerito in un nostro articolo.
Comportarsi da vero giapponese
Niente è peggio di risultare un turista maleducato ed irrispettoso agli occhi della popolazione ospitante. Ed il Giappone è un paese i cui abitanti si rivelano strettamente legati ad un’etichetta severa e rigorosa. Leggete quindi con attenzione la sezione relativa nella vostra guida di viaggio prima di partire; entrerete in un mondo completamente nuovo, dove le persone porgono gli oggetti con due mani, non si baciano in pubblico, si mettono in file ordinate per prendere il bus e fanno silenzio in metropolitana, ringraziano e si scusano per qualsiasi cosa, e si inchinano a tutto e tutti.
Andare in una onsen
La miglior esperienza 100% japanese è stata sicuramente quella delle onsen, ovvero, le terme giapponesi. Essendo il Giappone un arcipelago disseminato di vulcani, è facile trovare le acque termali in qualsiasi angolo del paese. Da Tokyo gli stabilimenti termali più facilmente raggiungibili si trovano alle pendici del Monte Fuji e precisamente ad Hakone, una cittadina sulle sponde di un lago. Noi invece abbiamo scelto una meta meno turistica, ossia le terme a Takaragawa, una onsen in mezzo alle montagne della provincia di Gunma. Inutile dire che ci siamo ritrovate catapultate nella Valle Incantata di Miyazaki, con tanto di asciugamani bianco in testa e doccia prima di immergersi sedute sul classico sgabellino.
Assaggiare tutto
Mangiare giapponese non vuol dire abbuffarsi solo di sushi! A discapito di quanto si crede, i giapponesi mangiano molta carne, come nel teppanyaki che ho mangiato in un ristorante con una vista pazzesca sulla città infinita. Il mio motto per tutto il viaggio è stato: “Mangia tutto!”, e devo dire che è questa si è rivelata la filosofia vincente per ottenere un assaggio di vero Giappone. Ho provato l’onigiri e l’okonomiaki, la colazione tradizionale giapponese – non credo mangerò più pesce alla griglia, verdure in agrodolce e riso alle 7 del mattino -, polpette di polipo, dolci ripieni di crema di fagioli e i KitKat al the verde, ma il piatto che mi è piaciuto di più è stato il ramen in tutte le sue varianti. Provatelo ai banconi delle classiche bettole giapponesi, seduti accanto ai salarymen in attesa del treno verso casa: sono quelli più buoni!
Un bilancio di questo viaggio? In una sola parola: un sogno. A distanza di due settimane, a tutti quelli che mi chiedono “Com’é andata in Giappone?” continuo a dire che mi è sembrato di vivere in una cartone animato – Ranma o Sailor Moon per intenderci. Se trovate un’occasione per Tokyo, Katmandu o Santiago de Chile, non esitate e prenotate il biglietto aereo. Essere curiosi, avere voglia di visitare ogni angolo del mondo è un’ottimo in modo per mettere in pratica la filosofia Marketers.
Non è vero. Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto:”Non c’è altro da vedere”, sapeva che non era vero. La fine di un viaggio è solo l’inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in Primavera quel che si era visto in Estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non c’era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. (Josè Saramago)