
Il 2020 sarà un anno davvero faticoso per il settore musicale: con le manifestazioni rimandate o cancellate, questo mercato globale, che nel 2019 ha fatturato più di 20 miliardi di dollari, sarà messo a dura prova anche nei prossimi mesi.
Molti artisti, oltre a stare vicino ai propri fan attraverso i diversi media digitali, si sono fatti portavoce di questo settore in difficoltà, appellandosi alle istituzioni e organizzando eventi benefici. Perché se c’è una cosa che la musica sa fare, questa è riunire le persone.
Come è cambiata la fruizione della musica?
In questo periodo così particolare, la musica ci accompagna nelle nostre giornate in diversi modi.
A dispetto di quanto si potrebbe essere portati a credere, il comparto dello streaming musicale sta riscontrando in questi giorni un trend negativo, che gli esperti attribuiscono a fenomeni come la riduzione del pendolarismo e una preferenza di diverse modalità di fruizione.
Stando a casa infatti è possibile ascoltare musica diversamente da come faremmo in una comune giornata lavorativa in ufficio: dalla TV al web, sono numerosi i media che ci offrono la possibilità di un’esperienza concreta, dove le proposte spaziano dai concerti ai contenuti inediti.
La musica passa anche per la TV
Interessante è stata la decisione della RAI di modificare il proprio palinsesto inserendo alcuni concerti e show dei più amati cantautori italiani: da Laura Pausini ad Andrea Bocelli, passando per Fiorella Mannoia, questa scelta ha riportato ottimi risultati a livello di share e apprezzamento del pubblico.
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Nuove possibilità artistiche
Gli artisti in primis stanno scoprendo nuove modalità creative e di diffusione attraverso i media digitali. Scopriamole insieme.
Le uscite durante il lockdown
Non si ferma il rilascio di nuovi singoli anche in un momento così di crisi per il settore musicale.
La cantante Annalisa, ad esempio, ha scelto una soluzione interessante per promuovere il suo nuovo pezzo, Houseparty: non potendo registrare il video di promozione, si è affidata al cartone animato per raccontare il brano attraverso un mezzo alternativo e d’impatto.
Il boom di TikTok
Il 2020 sarà sicuramente fortunato per questo social amato dai più giovani, ma non solo: qualche giorno fa è stato reso noto che l’app ha superato i 2 miliardi di download, di cui 315 milioni solo nel primo trimestre di quest’anno.
Anche i cantanti conoscono bene le potenzialità di questo strumento, incorporandolo nella propria strategia di promozione.
Drake si è servito proprio di questo mezzo per far conoscere al pubblico il suo nuovo pezzo “Toosie Slide”: il merito va al noto ballerino Toosie, a cui si deve il nome del brano, e alla coreografia che è diventata subito virale portando 4.7 miliardi di visualizzazioni all’hashtag #ToosieSlide.
Anche in Italia questo social funziona: canzoni come Good Times di Ghali e Auto Blu di Shiva e gli Eiffel 65 stanno facendo scatenare numerosi utenti che si cimentano in coreografie e video sulla piattaforma (canzoni che riscuotono enorme successo anche su Spotify).
@toosietoosieToosie Slide ! 🕺🏾💨##ToosieSlide ##fyp ##foryoupage ##xyzbca ##dance ##foryou ##toosie ##themhitsdontmakenosense♬ original sound – toosietoosie
Contenuti inediti e Live su Instagram
Chi durante la quarantena non ha seguito un live show su Instagram? Numerosi sono infatti i cantanti che si sono cimentati in questa pratica di engagement delle proprie community, a partire da Lorenzo Jovanotti, che con i suoi “Jova House Party” ha fatto divertire tutti i suoi follower insieme a numerosi amici.
successo evidente quello dell’iniziativa, testimoniato anche dall’aumento dei follower dell’artista su Instagram.
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Non solo cantanti
Anche numerosi DJ internazionali si sono cimentati in dei live show al fine di una raccolta fondi: è nato così Streaming From Isolation, un’iniziativa di Boiler Room dove numerosi producer si esibiscono dalla propria abitazione in una campagna di fundraising a supporto di The Global FoodBanking Network, associazione che si occupa dell’approvvigionamento di cibo per le persone in difficoltà.
Numerose attività benefiche
In un periodo così difficile non sono mancati infatti episodi di beneficenza.
A livello italiano l’attività più importante è stata sicuramente quella di Musica Che Unisce, una serie di interventi musicali a supporto della Protezione Civile.
Trasmessa il 31 marzo su RAI 1, la manifestazione ha coinvolto un numeroso cast di cantanti e musicisti italiani, raccogliendo quasi .
Su scala internazionale troviamo invece il grande successo di One World: Together at Home, l’evento curato da Lady Gaga in collaborazione con l’associazione attivista Global Citizene l’Organizzazione mondiale della Sanità.
La kermesse, trasmessa a livello mondiale da tv e streaming, ha riscosso un enorme successo, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico al supporto del personale medico-sanitario, ottenendo donazioni per un valore di 127,9 milioni di dollari devoluti a favore dell’Oms.
Quale futuro aspetta il comparto musicale?
Questo è sicuramente un anno che metterà a dura prova il mercato della musica: secondo Assomusica la battuta d’arresto dovuta all’emergenza sanitaria provocherà in Italia danni economici pari a 350 milioni di euro solo per i concerti e i live show.
C’è chi potrebbe esprimersi negativamente nei confronti dei cantanti che “donano” la propria musica al pubblico in questo periodo, reputando il gesto come una perdita di valore di quest’arte o come controproducente per la ripartenza del mercato musicale: a mio avviso, in un momento storico così particolare, la solidarietà e la vicinanza emotiva che si instaurano tra persone fisicamente distanti, ma unite dal potere della musica, costituisce un bene prezioso ed un punto di partenza per la ripresa.