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Il Market(ing) di Vienna: il Naschmarkt

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Sicuramente pochissimi di voi conosceranno questo angolo della città: il Naschmarkt è l’anima pulsante di Vienna, il punto in cui avviene l’incontro tra persone provenienti da ogni parte del mondo, il punto di contatto tra diverse culture, usi e costumi. E’ un mercato a 360°: non si trova solo cibo, ma anche abbigliamento e tutto quello che si è soliti comprare in un classico “mercato delle pulci”. Scopriamo meglio assieme di che cosa si tratta.

Pronti, partenza….via! In viaggio verso Vienna!

Certamente tutti voi conoscerete Vienna perché famosa città europea, capitale dell’Austria, ricca di storia e di cultura, casa madre della mitica (e golosa!) Torta Sacher; noi ragazze la ricordiamo anche per la bellissima e sognante storia della principessa Sissi. Eppure, sono quasi sicura che pochi di voi sanno cosa sia il Naschmarkt. Scommettiamo? Anche io non ne avevo mai sentito parlare fino a qualche mese fa. Poi ho avuto l’occasione di visitare Vienna non solo come semplice turista, ed ecco quindi che ho scoperto l’esistenza di questo incantevole ed impressionante luogo, così incredibile da esclamare “wow!!”.

La storia del Naschmarkt

I cittadini di Vienna definiscono il Naschmarkt come “lo stomaco di Vienna”, il punto di incrocio di molte nazionalità, culture, stili e tradizioni, insomma una specie di “marketing” viennese. Il Naschmarkt è il mercato più famoso e più grande di Vienna, che conta quasi 120 bancarelle e locali di ogni tipo, alimentari e non.

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L’attività ebbe inizio a metà del XVI secolo, quando il mercato veniva principalmente utilizzato per la vendita del latte, che all’epoca avveniva in secchi di legno e si svolgeva lungo le vie del fiume Wien. Con il passare del tempo, verso la fine del XVII secolo, gli agricoltori locali cominciarono a vendere i propri prodotti e l’attività divenne sempre più importante e proficua ed iniziò a svilupparsi notevolmente.

Nel 1916, infatti, l’area ospitava già 120 bancarelle ed era diventato il mercato più grande della città. Il suo nome originario era Kärntnertormarkt, mercato della Carinzia, ovvero la regione più meridionale dell’Austria, in cui sembra di stare in vacanza tutto l’anno grazie alla bellezza dei paesaggi offerti.

Esso si è poi evoluto in Aschenmarkt, nome derivato dai secchi di frassino, chiamati appunto “Asch”, nei quali veniva trasportato il latte per essere poi venduto al mercato. Nel 1905 venne ufficializzato sotto il nome di Naschmarkt così come era entrato nell’uso popolare e familiare.

Oggi il mercato si tiene sul corso del fiume Wien ed ogni giorno, ad esclusione delle domenica, dalle prime ore del mattino fino al tardo pomeriggio ci si può recare per acquistare cibo, indumenti, oggetti per la casa, fiori, o semplicemente per passeggiare ed osservare la multi-cultura presente, grazie alla diversa nazionalità delle persone presenti, in veste o di turisti o di ristoratori.

Il marketing mix del Naschmarkt

Il fascino unico ed irriproducibile del mercato sta tutto nella grande varietà di prodotti e di locali in cui ci si può sedere e mangiare qualsiasi tipo di cibo. Tutti i ristoratori vi invitano ad assaggiare i loro prodotti tipici, ed è qui che avviene la mossa strategica e vincente.

Da bravi commercianti applicano alla perfezione le tecniche di marketing: punto primo, ogni bancarella è carica (anzi no, è stra piena!) di cibo, di ogni colore, grandezza, forma e categoria, dal riso alle salse, dalla frutta secca ai piatti già pronti da consumare. Basta solamente guardare queste giganti montagne di cibo per innamorarsi e voler assaggiare tutto quello che il mercato offre.

L’aspetto legato alla vendita e alla promozione dei prodotti (Promotion) è dunque gestito in maniera ottimale: i venditori sono dei veri e propri artisti del commercio. Vi assicuro che in questi momenti il prezzo è l’ultimo dei vostri pensieri. Ed ecco che subentra il secondo punto del marketing mix: il Price. Se state ben attenti, raramente troverete ben esposti i cartellini con i prezzi di ogni singolo prodotto.

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Sarà più facile osservare dei tabelloni che riportano le offerte (ad esempio 8 falafel per 1 €) e questa strategia ovviamente invoglia ad acquistare, specialmente per il solo fatto di essere in vacanza, in una città estera, in cui la voglia di provare il cibo locale assume un’importanza quasi primaria.

Le altre due P del marketing mix, il Product ed il Place, si spiegano da sole e sono facili da interpretare senza bisogno di grandi spiegazioni. Il Product è rappresentato dal vastissimo assortimento di cibo, di diversa provenienza e quindi di diverso gusto, sapore, profumo, consistenza e piacere.

Il Place è il Naschmarkt stesso: non solo la posizione in cui si trova, facilmente raggiungibile con la metro (esiste proprio una fermata chiamata “Naschmarkt”), ma anche all’interno dello stesso mercato è possibile individuare più “Places” diversi, suddivisi in corsie da una parte, e in metri quadri della piazza dall’altra.

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Per quanto riguarda la divisione della piazza, oltre ad esserci un’area riservata esclusivamente all’alimentare e alla cucina internazionale, una parte altrettanto vasta del Naschmarkt è dedicata al classico “mercatino delle pulci” in cui è possibile trovare non solo vestiti ed abbigliamento di ogni tipo, ma anche mobili, giocattoli, fiori, attrezzi per la casa o per il giardino.

La cucina ed il cibo del Naschmarkt

La parte del Naschmarkt riservata esclusivamente alla cucina ed al cibo è divisa in tre corsie. La prima è completamente dedicata alla cultura turca: il profumo di curry, curcuma, galanga, e ancora kebab, falafel ti inebriano la testa e ti stuzzicano l’appetito.

La corsia centrale è riservata alle bancarelle che offrono tutte le specialità della cucina austriaca, dalla classica “Wiener Schnitzel” (la cotoletta fritta) alla salsiccia, e ancora dal “Wurstel Brot” (panino con il wurstel) al Gulasch (zuppa a base di carne), il tutto rigorosamente accompagnato da un grande boccale di birra.

In questa parte, oltre a trovare buon cibo austriaco, è possibile osservare e rimanere incantati dalla vastità di salumi e formaggi esposti lungo tutto il viale pedonale. L’appetito e la voglia di acquistare ed assaggiare ogni singolo alimento sono le sensazioni che si provano passeggiando ed ammirando la bellezza e bontà di questi cibi.

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La terza corsia, invece, è riservata alla cucina e cultura medio-orientale. Qui puoi trovare numerosissimi ristoranti o piccoli locali giapponesi, cinesi, ma anche israeliani, in cui puoi assaggiare piatti tipici come la “shakshuka” (uova con verdure) o il “tabulè” (insalata libanese).

L’aspetto che più mi ha colpito è il profumo che si può sentire passando da una corsia all’altra del mercato: si passa dagli odori più forti delle spezie turche, a quello del fritto della cucina cinese, al profumo di salsiccia appena grigliata tipica della tradizione viennese.

Il mercato delle pulci

Come ho già accennato, il Naschmarkt si contraddistingue non solo per la maestosità tipica della parte di mercato riservata alla cucina ed al cibo internazionale, ma anche per l’altra metà adibita al classico mercatino delle pulci.

La caratteristica di questo posto è la vasta gamma di articoli che si può trovare. L’abbigliamento è sia occidentale che orientale: numerosi sono infatti i banchi indiani, che offrono non solo i loro tipici indumenti, ma anche gioielli di ogni genere, tra collane, anelli e braccialetti, per non parlare poi di sciarpe o profumi per ambienti.

In questa parte di mercato potete trovare anche accessori per la casa, dai mobili agli utensili per la cucina, dagli oggetti per arredare la camere a quelli per il bagno. Se siete invece appassionati di orto o di giardino, allora il Naschmarkt è il posto ideale per voi: qui potete facilmente trovare piantine aromatiche, o ancora fiori di ogni genere, colore e dimensione.

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Questo è il punto che più mi è piaciuto del mercatino delle pulci. Si rimane incantati nell’osservare l’infinità di colori e di profumi presenti grazie alla presenza di numerose bancarelle che offrono un assortimento di piante e di fiori che rallegrano e donano vivacità e buon umore al mercato stesso.

Mi piace definire il Naschmarkt e descrivere questo posto fantastico come “un’immagine caleidoscopica della capitale austriaca”, in cui si alternano i colori della classicità caratteristici della città e le vivaci e diverse tinte portate dalle persone e dagli oggetti provenienti da tutto il mondo.

Il Naschmarkt è quindi un angolo speciale ed alternativo della città, una specie di “microcosmo multi-etnico”, in cui è possibile scoprire e conoscere più culture, usi e costumi, e in cui si ha la sensazione di essere in un “universo internazionale”.

Se vi capiterà di andare a visitare Vienna, vi consiglio di fermarvi al Naschmarkt, anche solo per prendere una boccata d’aria diversa da quella che si respira nel resto della capitale austriaca, perché questo è un posto unico ed irriproducibile.

Siete pronti? Organizzate il vostro viaggio e partite!

Barbara Todeschini

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