
Il proliferare della pandemia di coronavirus e le linee guida per il distanziamento sociale hanno impedito grandi eventi musicali in tutto il mondo, a tal punto che l’industria della musica dal vivo si è sgretolata in un colpo solo.
Uno dopo l’altro, i principali tour e festival sono stati riprogrammati o cancellati e gli artisti hanno iniziato a trasmettere concerti da casa propria o da altri spazi all’aperto al posto dei loro spettacoli e tour.
In una situazione in cui l’incasso dei box office è nullo, com’è possibile monitorare l’andamento del mercato musicale dal vivo?
Pollstar e la prima classifica livestream
L’esempio più significativo nel settore arriva da oltreoceano dall’azienda Pollstar, che ha costruito la sua pubblicazione in quasi quarant’anni di storia documentando l’industria concertistica sotto forma di grafici, dati e notizie. Ma con zero incassi al botteghino, come si fa a rivitalizzare un’industria che sembra essere ad un punto morto? Si diventa creativi, come sostengono il suo direttore esecutivo Andy Gensler ed il box office editor Brad Rogers quando hanno creato la prima classifica livestream di Pollstar.
In primis, Gensler attribuisce l’amplificazione della loro idea all’iniziativa “One World: Together At Home” promossa dalle organizzazioni Global Citizen assieme a quella Mondiale della Sanità e curata dalla cantante ed attrice Lady Gaga. “Quando abbiamo visto che le performance analogiche dal vivo iniziavano a spopolare, questa è diventata una nuova piattaforma che è cresciuta a macchia d’olio e che abbiamo potuto quantificare”, racconta Gensler.
La diffusione del livestreaming
I musicisti di tutti i livelli e generi hanno seguito questa tendenza, e mentre la quarantena si trascinava in settimane e mesi, il livestream è diventato un modo per i musicisti non solo di connettersi con i loro fan esistenti, ma anche di guadagnarne di nuovi. Gensler e Rogers si sono resi conto che il pubblico di questi eventi non avrebbe subito un rallentamento, così hanno deciso di documentarlo.
Gli eventi musicali più seguiti
Il primo grafico di Pollstar è stato pubblicato il 18 maggio, documentando la settimana dell’11 maggio. In cima alla classifica con 1,6 milioni di visualizzazioni c’era l’evento “Giving Tuesday” del St. Jude Children’s Hospital, che ha visto la partecipazione di artisti quali Rio Roma, Sofi Tukker, Shaed e Jekalynn Carr. Due settimane dopo, le visualizzazioni degli eventi livestream aveva raggiunto livelli storici.
Nel grafico che documenta la settimana di inizio giugno, il livestream “United At Home” di David Guetta ha totalizzato oltre 7,7 milioni di visualizzazioni, mentre i Dropkick Murphys insieme a Bruce Springsteen sono arrivati al secondo posto con oltre 5,9 milioni di visualizzazioni.
Il livestream viene ora utilizzato per tutti i generi musicali. “La maggior parte sembra essere musica country, ma c’è anche molta musica dance”, aggiunge Rogers, “Alcuni DJ organizzano esibizioni tutti i giorni e mantengono un buon pubblico”. Anche l’hip-hop e l’R&B hanno avuto il loro riscontro in termini di audience, grazie alle battaglie di “Verzuz” su Instagram Live che hanno messo in luce artisti contemporanei ed i loro cataloghi. “Le battaglie tra DJ sono qualcosa che non si vede molto dal vivo, ma questo formato si presta bene” afferma Gensler.

Dj Premier e RZA durante una sfida di “Verzuz”
Concerti e videogames
La musica dal vivo ha inoltre fatto il suo ingresso nel mondo dei videogiochi. Infatti Fortnite, uno dei videogames più popolari e giocati nel mondo, ha organizzato un tour virtuale del rapper americano Travis Scott, che ha deciso di convertire il suo concerto in digitale grazie al supporto tecnologico della piattaforma di Epic Games. L’evento è stato seguito da circa 12 milioni di spettatori simultaneamente. A seguito di questo successo si sono esibiti DJ del calibro di Dillon Francis, Steve Aoki e deadmau5, dimostrando che anche questo genere di esibizioni sono sempre più seguite.
Quale futuro attende la musica dal vivo?
E quando la musica dal vivo ritornerà, Rogers ipotizza che il livestreaming possa diventare una via per aumentare la capacità del pubblico al di là delle restrizioni nei locali dovute al distanziamento sociale. “Penso che vedremo molti spettacoli ibridi, dove per 20 dollari si può andare a vedere lo spettacolo di persona e per 10 dollari lo si può guardare in livestream”, dice Rogers. Per quanto riguarda il futuro dei concerti livestream, Gensler e Rogers sono d’accordo sul fatto che sono qui per restare, anche dopo la pandemia.
Il futuro della musica dal vivo è ormai prossimo ad una trasformazione digitale che permetterà di amplificare la portata degli eventi su scala globale, attraverso l’utilizzo delle più innovative piattaforme e tecnologie esistenti.