
Ogni momento è buono per fare pausa con i Wafer Loacker, e durante la prossima edizione del MARKETERs MakeIt! ci delizieranno con il loro gusto unico e speciale. Ma qual è la storia del brand più goloso e buono del mondo? Se anche voi almeno una volta avete canticchiato “Veniamo giù dai monti, dai monti del Tirolo, cantiamo tutti in coro, Loacker che bontà!”, allora questo articolo fa per voi.
Amante dei dolci, fin da bambina tra le mie merende preferite ci sono da sempre i Loacker: unici, deliziosi, croccanti, con una buonissima crema alle nocciole che solo i Loacker Napolitaner hanno e che rendono il momento in cui li assapori unico e speciale.
Dopo anni di divorazione di Wafer, nel 2016 ho avuto il piacere di scoprire e raccontare in un lavoro di gruppo la storia di questo brand, che non solo regala ad ogni bambino e adulto il piacere di fare una golosa e sana merenda, ma crea anche un fantastico mondo dove tutti tornano bambini.
Conosciuta nel mondo per la sua genuinità e per il suo wafer unico e speciale, Loacker è una delle aziende più amate da grandi e piccini. La golosità dei suoi biscotti, la purezza incontaminata delle dolomiti e i suoi speciali testimonial, i Nanetti, sono il simbolo di questo brand che accompagna da sempre la colazione e la merenda di tutte le famiglie italiane.
Loacker: un’azienda speciale
Tra le Dolomiti Loacker ha creato il suo piccolo grande mondo incantato dove i Nanetti, ambasciatori speciali del brand, creano wafer e biscotti, diffondendo i valori di semplicità e di naturalezza tipici di Loacker.
Il legame unico con il territorio accompagna da 90 anni la forza di questo brand: un rapporto di rispetto verso quelle montagne che sin dall’inizio hanno aiutato e sostenuto Loacker e il suo fondatore, Alfons Loacker.
La qualità elevata delle materie prime, nonché il gusto naturale e genuino dei suoi prodotti, sono i valori cardine di questa azienda, che durante il suo percorso è riuscita a salvaguardare e a mantenere intatti.
Da piccola pasticceria di Bolzano a grande impresa internazionale, Loacker ha sempre saputo mantenere e rafforzare l’immagine di purezza e semplicità che la contraddistinguono.
Ma cosa rende Loacker così speciale?
All’inizio del nostro lavoro di gruppo ci siamo chieste cosa effettivamente rendesse unica questa azienda. E la risposta l’abbiamo trovata nella sua particolare storia.
Come nasce il Wafer più dolce al mondo
La favola Loacker inizia nei primi anni del novecento quando un giovane ed intraprendente Alfons muove i suoi primi passi nell’arte della pasticceria, prima da Moser di Bressanone e poi nel forno dolciario Rizzi di Bolzano. La sua passione per i dolci lo porta ben presto a perfezionare ciò che impara, realizzando ciambelle e torte farcite sempre più buoni e particolari.
Ma questo giovanotto determinato ha nel cuore un’altra grande passione: il calcio.
Terzino destro del Rapid Bolzen, Alfons cerca di destreggiarsi tra un allenamento e il lavoro al forno, fino a quando non realizza che l’unico modo per conciliare le sue passioni è quello di creare una pasticceria “di lunga durata”.
Nasce così nel 1925, in piazza Domenicani, la piccola pasticceria Loacker, con forni che lavorano non solo di notte ma anche di giorno, producendo un dolce che all’epoca era poco conosciuto: il Wafer.
Venduti a privati oppure a negozi che li rivendevano a peso, i primi Wafer Loacker fecero il loro ingresso nel mercato dei dolciumi, da prima sfusi e conservati in vasi di vetro, poi negli anni ’30 nelle confezioni bianche e blu che diventeranno uno degli emblemi tipici dell’azienda.
Anche Loacker come tutte le aziende del tempo subiscono i duri colpi della Seconda Guerra Mondiale: Alfons si trova a dover chiudere la sua pasticceria e a nascondere la sua famiglia nelle montagne delle Dolomiti.
Terminata la guerra, Loacker riparte con la sua produzione, acquistando nuovi macchinari e costruendo un nuovo edificio che le permette di aumentare la sua capacità produttiva. Questo porta la piccola pasticceria familiare a trasformarsi in pasticceria all’ingrosso e a fornire direttamente i negozi locali della provincia di Bolzano.
Il grande sogno di Alfons di portare il suo Wafer nelle case degli italiani, si avvera dopo quattro anni dalla sua morte, grazie all’impegno della seconda generazione Loacker ancora oggi presente in azienda: nel 1974 viene aperto il primo e vero stabilimento Loacker situato ad Auna di Sotto, tanto cara al fondatore della Loacker, con il quale l’azienda è riuscita ad aumentare vistosamente la sua produzione e a esportare in tutta Italia i Wafer.
Nel 1999 un’altra sede fu fondata ad Heinfels nel Tirolo Orientale, anche qui lo stabilimento come quello di Auna di Sotto è a mille metri d’altezza dove l’aria e l’acqua sono più pure e vengono prodotti le bontà Loacker.
Un anno importante nella sua storia è il 1979: da piccola pasticceria del Sud Tirolo diventa brand internazionale, distribuendo i suoi prodotti non solo in Europa ma anche in Medio Oriente, Cina e Giappone, facendo così conoscere il suo Wafer in tutto il mondo.
Tutto ciò porta l’azienda ad un forte sviluppo non solo distributivo ma anche in ambito di marketing, ed a investire in pubblicità non solo cartacea ma anche televisiva, dando forma alla favola raccontata dal brand stesso: nascono così i Nanetti, inconfondibili testimonial, presi a prestito dal mondo delle leggende delle Dolomiti.
Negli anni a seguire il successo di Loacker porta non solo alla nascita di nuovi prodotti, come i famosi Quadratini, la selezione di snack Choco& e la Gran Pasticceria, ma anche un ritorno alle origini e quindi alla pasticceria e ai negozi di dolciumi con i Loacker Store presenti a Bolzano, Trento, Verona, Brennero, Heinfels e Bergamo.
Con questi progetti l’azienda vuole comunicare ai suoi affezionati consumatori i valori della tradizione e della famiglia che appartengono al brand, ma anche porre l’attenzione sulla qualità degli ingredienti senza compromessi e su prodotti sani e buoni, che sempre più spesso vengono richiesti dai consumatori.
Se si pensa a Loacker l’immagine che appare nella nostra mente sono i suoi Wafer, che continuano ad esser ciò che meglio identifica questo brand, e cioè la bontà e la semplicità di una merenda unica e speciale.
Ma come si può comunicare tutta la dolcezza e la purezza di questo brand?
Se tra un Wafer Napolitaner e un altro volete scoprire come Loacker racconta la sua storia, non vi resta che attendere il nostro prossimo articolo dove qualche Nanetto ci rivelerà come si può comunicare la bontà!