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Marshall, Live For Music

da 5 Febbraio 2016Febbraio 9th, 2016Nessun commento
Jim Marshall, dopo una buona carriera come batterista (fu l’insegnante, tra gli altri, di Mitch Mitchell e Mick Underwood – rispettivamente batteristi della Jimi Hendrix Experience e di Ritchie Blackmoore), aprì per la prima volta nel 1962 un negozio di percussioni a Londra: nasceva così Marshall, una compagnia che avrebbe cambiato il modo di fare musica.

Gli inizi di Marshall

A seguito di continue richieste da parte di chitarristi del calibro di Ritchie Blackmore e Pete Townshend, Marshall prese la decisione di cominciare a costruire amplificatori per chitarre, in modo da proporre una valida alternativa nel Regno Unito agli amplificatori Fender che venivano importati dall’America.

Dopo alcuni prototipi di scarso successo, nel 1963 cominciò a prendere forma quello che sarebbe diventato il “Marshall Sound”, e nello stesso anno nacque il JTM 45, amplificatore destinato a segnare la storia della musica e che oggi è un pezzo da collezione. La particolarità di questo amplificatore era il suono ancora adatto al blues rispetto ai successivi amplificatori Marshall, con un suono più orientato al rock.

Nel 1965 nacque il Marshall Stack, disegnato per Pete Townshend e John Entwistle dei The Who, che cercavano una maggiore potenza in termini volume dagli amplificatori. Per la prima volta si venne a formare la famosissima configurazione che ancora oggi caratterizza gli amplificatori Marshall: una cassa con in cima la cosiddetta “testa” con i comandi per regolare volume ed altri effetti. Questa soluzione divenne presto talmente tanto simbolica che lo status delle band si misurava in base alla grandezza degli amplificatori che usavano durante i loro concerti.

MarshallStack_Slayer

La leggenda Marshall

Nel 1969, durante il concerto a Woodstock, Jimi Hendrix si esibì in una delle performance più famose di tutta la storia della musica moderna, usando gli amplificatori Marshall e diventandone così un testimonial d’eccezione.

Secondo lo stesso Hendrix: “Incontrare Jim (Marshall) fu incredibile per me. È stato un sollievo parlare con qualcuno che conosce e si interessa così tanto al suono. Amo i miei amplificatori Marshall; senza di loro non sono nulla.”

A metà degli anni ’70 furono perfezionati il 2203 e 2204 Master Volume, per poter dare ai musicisti una maggiore libertà in termini di suono e volume e creando per la prima volta il famoso “Marshall sound”, che in seguito sarebbe diventato un favorito di moltissimi chitarristi di fama internazionale.

Negli anni ’80 per far fronte alla concorrenza degli amplificatori americani che nel frattempo si erano affacciati nel mercato, Marshall costruì alcuni modelli da collezione e soprattutto aumentò ancora una volta la potenza dei propri amplificatori, dando vita così ad un fenomeno ormai riconosciuto in tutto il mondo del rock e andando a raggiungere per la prima volta un pubblico più ampio.

Tra la fine degli anni ’80 e per tutti gli anni ’90, Marshall ha continuato ad affermarsi come il maggior produttore di amplificatori per chitarre, proponendo altre edizioni limitate ed introducendo i pedali, in modo da aumentare la gamma di possibilità per i musicisti.

Marshall nel 21° secolo

Negli anni 2000 Marshall ha continuato, grazie ai progressi della tecnica, ad aumentare la potenza dei propri amplificatori, e a creare prodotti di qualità assoluta, mantenendo la posizione di icona all’interno dell’industria musicale.

Il 2010 segna l’entrata di Marshall nel mercato delle cuffie, che in pochi anni hanno avuto un grandissimo successo e hanno segnato anche in questo campo un significativo progresso dal punto di vista qualitativo.

Continuando su questa scia, nel 2012 Marshall ha lanciato anche una linea di speaker portando così l’esperienza accumulata sui palcoscenici più importanti direttamente nelle case e negli uffici degli appassionati di musica.

Il 2012 inoltre ha segnato due avvenimenti fondamentali nella storia di Marshall: la morte del fondatore Jim Marshall e il 50° anniversario della compagnia, celebrato con un mega-concerto a Londra che ha visto sul palco artisti come Joe Satriani, Yngwie Malmsteen, Zakk Wylde e altri.

Nel 2014 venne lanciato il design store, dando così la possibilità agli utenti di modificare il proprio amplificatore.

A luglio 2015 invece è stato annunciato dalla compagnia uno smartphone ottimizzato per l’ascolto della musica, che ricorda moltissimo il design degli amplificatori Marshall e che può essere acquistato per una cifra vicina ai 5000 euro.

16916139281_5a6f4e84e1_kIl brand Marshall e la sua comunicazione

Marshall nel corso dei decenni si è fatta apprezzare per il suo suono unico, e proprio in questa unicità e nella potenza degli amplificatori sta la forza della compagnia. Inoltre è sempre stata appoggiata dai maggiori musicisti della scena internazionale – basti pensare a Slash dei Guns’n’Roses – che hanno scelto e continuano a scegliere gli amplificatori per i più grandi concerti in tutto il mondo.

Nonostante Marshall sia una delle marche più iconiche e riconosciute nel mondo della musica moderna, la crisi che negli ultimi anni ha colpito l’industria del rock, che ha perso il suo appeal verso le grandi masse, non ha di sicuro risparmiato la compagnia londinese. Serviva un rimodernamento del brand senza però perdere l’identità che lo aveva contraddistinto per oltre mezzo secolo.

È nato così #LIVEFORMUSIC, un progetto che ha portato Marshall a creare un vero e proprio lifestyle centrato sulla musica in ogni suo aspetto, portando così Marshall ad essere conosciuto anche dalle nuove generazioni di musicisti e appassionati.

All’interno del sito ufficiale della compagnia appare proprio una pagina intitolata LiveForMusic dove vengono aggiornati i video con demo dei nuovi prodotti, un calendario con tutte le date dei concerti sponsorizzati o appoggiati da Marshall, photo stories e altre notizie.

Marshall Amps: Brand Film from Thinking Juice on Vimeo.

Marshall ha segnato la storia della musica moderna e in particolare del rock, ma ha dimostrato anche di saper innovare e tenersi sempre al passo con i tempi, mantenendo così il proprio status di top di gamma attraverso qualità e immagine.

Francesco Menegazzo

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