
MARKETERs Day 2016: tutto è iniziato con i colloqui (e per i protagonisti di questa storia, anche ben prima), tutto è finito (o quasi) quando le luci si sono spente, si è sistemato tutta l’aula e il giardino della BEC e si è fatto un respiro profondo: anche questa volta ce l’abbiamo fatta. Ma com’è vivere un evento del genere da dietro le quinte? Ce lo raccontano i pilastri di questa task, i responsabili delle varie aree.
Per loro non era la prima esperienza nell’organizzazione di eventi del MARKETERs Club: tutti avevano già partecipato ad altre task, quindi tutti conoscevano il lavoro che c’è dietro. Una novità per loro però c’era: era la prima volta che rivestivano questi ruoli per l’evento più grande nelle attività annuali del nostro Club, e dopo il MARKETERs Day 2015 le aspettative erano davvero altissime.
Loro non si sono certo tirati indietro, ma anzi erano carichi più che mai a trasformare il 17 giugno una giornata di intrattenimento e marketing puri. Le difficoltà ci son state, e i problemi anche. Se non ve ne siete accorti, vuol dire che siamo stati bravissimi! Perché dico siamo? Perché anche io (ndr Giada) sono stata parte dell’organizzazione del #MDay16 e avrò l’onore di raccontare la mia visione insieme ai nostri boss (in fondo, un piccolo segreto).
Ma prima concentriamoci su di loro: i responsabili, o manager che fa più figo, delle diverse aree. Sono stati le nostre guide e i nostri punti di riferimento, ma al tempo stesso ci hanno lasciato liberi di immaginare, di proporre idee e anche realizzarle. Insomma, dei capi perfetti e non solo, anche amici! Ma lasciamo la parola alle loro sensazioni…
Giulia Giglio, Project Manager
Il MARKETERs Day 2016 è stato per me un sogno vissuto ad occhi aperti, un sogno che il 17 giugno è diventato realtà.
Quando abbiamo iniziato a lavorarci la tensione e la paura di non riuscire a superare il livello degli eventi passati erano grandi, ma l’entusiasmo e la voglia di mettere in piedi un evento grandioso lo erano ancor di più! Ecco che la Task più numerosa nella storia del MARKETERs Club ha iniziato un lavoro immane, che dopo qualche mese l’avrebbe portata a realizzare quello che sarebbe stato un evento memorabile.
Io ho avuto l’onore di essere Project Manager del MARKETERs Day ma il grosso del lavoro l’hanno fatto i ragazzi, che con il loro entusiasmo contagioso mi hanno portata ad approvare qualsiasi idea folle e a pensare sempre, in vero stile MARKETERs, che qualsiasi cosa “Si può fare”! Forse in tutta la fase di organizzazione non mi sono resa totalmente conto di quanto quest’esperienza fosse importante e di quanto mi avrebbe cambiata non solo professionalmente ma anche umanamente.
Il giorno dell’evento poi è stato un tripudio di emozioni e adesso, ripensandoci, realizzo di essere stata davvero fortunata. Il MARKETERs Day mi ha lasciato molto, mi ha fatta crescere e migliorare; ho imparato che un gruppo di ragazzi motivati può fare la differenza al punto da portare a San Giobbe brand come MTV, Sky, Xbox, 20th Century Fox e da trasformare il campus in un vero e proprio parco divertimenti, che il duro lavoro viene ripagato da grandi soddisfazioni, ma soprattutto ho trovato nelle persone che hanno condiviso con me questo percorso una grande famiglia e non dimenticherò mai tutti i momenti passati assieme!
Ion Turcanu, Speaker Coordinator
Il MARKETERs Day rappresenta il sogno di alcuni ragazzi un po’ strani che ci hanno visto lungo, talmente lungo che 4 anni dopo hanno dato la possibilità ad un altro ragazzo strano di farne parte. A dire il vero questo è il mio secondo Day di seguito, e forse il paragone è il miglior modo per descrivere il nostro Evento per eccellenza.
L’#MDay15 è stato un calvario di emozioni: ansia, gioia e incoscienza nel capire, da membro della Task, a cosa stavo contribuendo si sono trasformate in gioia e brividi con l’applauso d’apertura (come una GIF infinita che scorre in mente, non lo dimenticherò mai). Pochi giorni fa invece, con l’#MDay16, ho completato un viaggio che è iniziato con i colloqui per i membri della Task, ed è finito con il saluto a Guido Bonarelli, l’ultimo ospite a salutarci.
Braccia in aria, brividi sulla schiena e tante persone felici attorno (mi sentivo Ibrahimovich dopo un goal). Le piccole responsabilità in più hanno reso il mese e mezzo di lavoro una palestra che solo pochi hanno la fortuna di fare. Grazie Club, di tutto.
Alberto Toniolo, Art Director
Trasmettere “come è stato vivere il MARKETERs Day 2016 dall’inizio alla fine”… Sembrava così facile ieri sera tornando a casa, leggendo quella email mentre la campagna sfilava ai lati del treno. Adesso sono qui a scrivere ed è tutto già passato: una corsa, una scarica d’adrenalina, giornate trascorse con i ragazzi attorno ad un tavolo, davanti a fogli e schermi abbozzando idee, per poi salutarsi stanchi prima del tramonto con un brindisi.
Cosa ricordo più vividamente? Il brainstorming per decidere il nome dell’evento e quella lavagna che si riempiva di parole nell’entusiasmo comune; il percorso che ci ha portati ad ottenere quel video trailer e i sorrisi dei ragazzi in quel sabato mattina di riprese; le ore di confronto con il team di grafici che ci ha supportati e quel senso di soddisfazione provato nel toccare con mano i prodotti andati in stampa.
Poi si accendono le luci, l’aula è piena, il suono degli applausi forte.
E incrociare lo sguardo di chi insieme a te ha contribuito a tutto questo riempie di orgoglio.
Emmanuele Berto, Logistics Manager & Webmaster, feat. Sebastiano Magrini, Sponsor Manager
Organizzare il MARKETERs Day è un “privilegio raro” [cit] e una responsabilità non indifferente. Fin da subito abbiamo pensato a come renderlo entusiasmante ed indimenticabile; fortunatamente i ragazzi della task la pensavano come noi e ciò ci ha permesso di lavorare sulla stessa lunghezza d’onda.
Tutto è nato dalla prima riunione logistica fatta nel giardino della BEC e da lì l’idea è sorta spontanea: “Perché non organizzare tutte le pause in questo spazio pazzesco?”. Planimetrie, permessi, chiamate con le segretarie, sigarette con il mitico Bucca, viaggi in barca e costanti aggiornamenti meteo sono stati i nostri compagni di viaggio.
Noi abbiamo semplicemente gestito il tutto come dei direttori d’orchestra guidando i ragazzi e assecondando anche le idee più folli, avete presente la cabina Funny Booth? Idea loro ovviamente!! Per non parlare poi della Selfie Zone ideata e realizzata insieme ai ragazzi dello IUSVE.
Noi ci abbiamo messo il massimo e siamo sicuri che chi prenderà il nostro posto l’anno prossimo farà ancora meglio.
Con un pizzico d’orgoglio vorremmo dirvi che siamo sicuri nessuno organizzerà mai un Never BEC Down come questo.. perché lo faremo di nuovo noi.
Cos’altro dire? Questo #MDay16 è già entrato nella storia, carichi a molla per il prossimo anno!
Rebecca Boetti, Communication Manager
Aver gestito la comunicazione del MARKETERs Day 2016 è stata un’esperienza che mi ha formato molto, sia professionalmente che personalmente. Avere la possibilità di lavorare dietro le quinte di un grande evento è incredibile e mi ha permesso di conoscere quasi un mondo a parte, fatto di piani editoriali multicolore, copy costellati di hashtag e idee in continua evoluzione.
I ragazzi della task comunicazione con cui ho affrontato questa sfida si sono rivelati non solo degli incredibili colleghi, ma anche degli amici con cui ho condiviso ansie da programmazione dei post e gioie nel vedere il coinvolgimento di chi ci ha seguito sui social fin dal primo giorno.
Consiglierei a tutti i MARKETERs di provare almeno una volta nella vita un’esperienza del genere, per rendersi conto di quanto lavoro e quanta passione ci sia dall’altra parte dello schermo di uno smartphone o di un pc!
Annamaria Migliozzi, Digital PR Manager
Essere Responsabile Digital PR non è un ruolo semplice e scontato perché decide e coordina (confrontandosi sempre con gli altri responsabili) le nuove collaborazioni con Media Partner ed Influencer. Questa area fa sempre parte dell’area comunicazione, ma si occupa del “dietro le quinte” contattando nuove testate giornalistiche e agenzie di comunicazione interessate a collaborare con noi scrivendo articoli e supportando la campagna pubblicitaria dedicata all’evento, in questo caso per il #MDay16, attraverso tutti i nostri social.
Sono stata supportata da un’ottima squadra digital PR, la quale si è dedicata molto alla ricerca di nuovi contatti e non si è mai abbattuta nei momenti difficili; la professionalità è stato il nostro punto di forza e continueremo a mantenere il livello raggiunto, cercando sempre di andare “Beyond the limits”, oltre i nostri limiti.
Giada Carlassara, Digital PR e This MARKETERs Life Coordinator
Il mio punto di vista è diverso: io ho partecipato dall’altro lato rispetto a loro ai colloqui, li ho visti come punti di riferimento, non avevo tutte le loro responsabilità, e a dirla tutta non avevo neanche mai partecipato ad una task per un evento MARKETERs. Come prima esperienza, è stata semplicemente stupenda.
Avevo promesso di rivelarvi il segreto dietro ad un evento del genere, rimarrete delusi forse da scoprire che un segreto non c’è. O meglio, come avrete anche già capito dalle parole dei responsabili di quest’anno e degli anni passati, è un modo di porsi: “Si può fare” sono le uniche tre parole chiave.
Qualche esempio?
- Il povero Peres che, insieme alla logistica, per una settimana ha fatto avanti e indietro con il suo barchino dal tronchetto a San Giobbe. E provate a chiedere quanto pesavano le casse gentilmente offerte da Redbull…
- Avete presente la #Lamp che ha illuminato tutta la giornata del MDay16? Ecco, non avete idea di quante chiamate ai tecnici dell’Università (dopo un po’ di parole, lo ammetto) per riuscire a settarla 2 giorni prima dell’evento perché ci siamo resi conto che senza un intervento dall’alto non poteva funzionare (ancora grazie Roberto e Fabrizio)
- E non sono state le uniche chiamate che abbiamo dovuto fare: l’obiettivo di quest’anno era anche alzare l’asticella dei Media Partner, cercarne di nuovi per ampliare la conoscenza dei nostri eventi. Quindi inutile dire che le email non bastavano più, in alcuni casi abbiamo quasi rischiato di essere considerati stalker!
- Chiedete a Laura dei gelati: ha rischiato di doversi alzare all’alba (o proprio dormire a Venezia) perché lo sponsor dei gelati li voleva consegnare alle 6 di mattina. Per non parlare del freezer…
- Avete presente i video Coinquilanza 2.0? Ecco, i ragazzi del contest per filmare hanno praticamente abbandonato gli esami.
In tutto questo non ho mai visto una sola persona demordere: sempre cercare una soluzione, soprattutto insieme, ridendo, scherzando e allenando moltissimo la capacità di problem-solving. E in tutto questo, eravamo sempre supportati dai nostri responsabili che nonostante la tesi, il lavoro, colloqui vari, grafiche fino ai capelli e inconvenienti dell’ultimo minuto sono sempre stati lì per noi.
Responsabili o no ho visto “una squadra fortissimi” lavorare insieme, tutti allo stesso livello (sì, sono persone normali anche loro). E l’emozione di vedere l’evento realizzato incontrando prima i sorrisi dei partecipanti e poi gli sguardi di chi ha organizzato con te una giornata così, sono sensazioni uniche che non dimenticherò mai.
Un rigraziamento particolare anche a tutti gli altri membri della task, per aver reso questa giornata indimenticabile:
Sponsor & Logistics: Laura Occhi, Nicolò Peretti, Mattia Cecchetto, Francesco Menegazzo, Francesco Baldi Guarinoni, Deborah Trentin, Alessandro Cragnolini, Marco Lorenza, Camilla Littamè, Riccardo Dell’Anna, Valentina Zanatta, Alessandro Cipriani, Greta Semeraro, Matteo Signoretto
Digital PR: Piergiorgio Ivan D’Onofrio, Arianna Bison, Francesco Ongaro
Social Media Specialist: Eleonora Cordella, Marco Antonio Rizzo, Giulia Michielon, Giacomo Picchiarelli
Contest Specialist: Sofia Ressia, Elod Krokovay, Riccardo Riberto