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L’ossessione social per il food: una relazione matematica?

da 12 Marzo 2017Marzo 27th, 2017Nessun commento
social food
Cibo, smartphone, social network. Cosa accomuna questi tre elementi? Cosa lega una cosa all’altra quasi come se ci fosse un filo conduttore che aggrega tutto insieme pur appartenendo a categorie, usi e fini di consumo diversi? Leggete qui, e poi capirete di cosa sto parlando!

Vi ricordate quando alle elementari vi hanno spiegato ed insegnato la relazione transitiva tra gli elementi? Rispolveriamo un secondo la regola: “se a=b e b=c allora a=c”. Lo stesso ragionamento può essere traslato sul cibo, smartphone (o tablet) e social network. Perché?

Ma cominciamo dall’inizio

Riflettete bene e pensate alle vostre azioni quando il protagonista è proprio il cibo stesso. Queste sono le situazioni che si possono presentare:

  • Situazione A: avete invitato alcuni amici a casa per un aperitivo o per una cena. Volete sicuramente fare bella figura, stupire i vostri ospiti e quindi che fate? Preparate degli stuzzichini particolari, un primo piatto con ingredienti selezionati (magari di alta qualità), apparecchiate la tavola con un certo gusto, studiando tutti i dettagli, dai colori della tovaglia alle posate (plastica o metallo?), dai calici per il vino al boccale per la birra e così via;
  • Situazione B: siete a mangiare in un ristorante gourmet, in cui le specialità sono dei piatti culinari preparati con estrema cura e precisione, dove nulla è lasciato al caso o dato per scontato: l’hamburger servito su un piatto colorato e ovale, un buon primo piatto guarnito con petali di fiori o altre spezie pregiate, una fetta di dolce servita su un letto di calda crema allo zabaione o decorata con una ganache di cioccolato fondente;
  • Situazione C: avete sperimentato una ricetta per la prima volta, indipendentemente dalla portata: può essere un primo, un secondo di carne o di pesce, un classico dolce o una semplice crostata di crema.

Indipendentemente dalla situazione in cui vi potete trovare, compirete lo stesso identico atto. Quale? Ovviamente fotografare il cibo che avete cucinato o che state per mangiare. E una volta fatta la foto che cosa fate? Beh di certo non vi limitate a salvarla nella galleria, ma di sicuro la pubblicate sui social network, Instagram in primis!

1309-63 083 1309-63 Foodie Illustration September 30, 2013 Photo by Jaren Wilkey/BYU © BYU PHOTO 2013 All Rights Reserved photo@byu.edu (801)422-7322

Tante stories…tanto food!

E ancora, non finisce qui la faccenda! Eh no cari amici e amanti della condivisione della vostra vita. Non solo prima di mangiare vi assicurate di avere fatto la foto, ma addirittura immortalate il momento con un bello “streaming”! E oggi avete moltissimi strumenti e modi per farlo.

Primo fra tutti, l’ever green Snapchat: il primo social che ha dato (e continua a dare) la possibilità di fare dei brevi video streaming, applicare filtri o geofiltri in modo da condividere con gli amici la propria quotidianità. Come ben saprete, questi video rimangono “online” solo per 24 ore, dopodiché si cancellano e non è più possibile vederli.

Dopo il successo di Snapchat, ovviamente a ruota anche altri social network hanno dovuto ingranare la marcia per essere sempre al passo con l’evoluzione della tecnologia e del lifestyle. Ecco quindi che sono nate le Instagram Stories: stessa modalità di Snapchat, con la differenza che i video pubblicati, essendo su un social network di portata maggiore, hanno un numero maggiore di visualizzazioni. Con le Instagram Stories, infatti, non è necessario aggiungere gli utenti per seguirli o essere seguiti: su Instagram tutti vedono tutti, e tutti possono vedere tutto.

Da qualche mese anche Facebook ha introdotto questa modalità delle storie: anche su questa piattaforma è quindi possibile pubblicare mini video live della propria giornata. Infine, all’appello non poteva mancare WhatsApp: con l’ultimo aggiornamento infatti, cliccando la voce “stato” è possibile vedere le storie dei propri contatti e aggiungere la nostra storia. Le modalità sono le stesse degli altri social, quello che cambia è la portata delle visualizzazioni.

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Di sicuro avrete usato almeno una di queste modalità per condividere una colazione, un pranzo, una cena. E ancora, pensate anche a quando viaggiate: avete la voglia e la curiosità di scoprire i cibi locali e tipici, assaggiare nuove specialità culinarie caratteristiche del territorio. E cosa c’è di meglio se non immortalare con foto e video gli attimi che state vivendo, i posti che state visitando, il cibo che state mangiando?

La nuova visione e percezione del cibo

Una cosa è certa: la visione e la percezione del cibo è diversa, non cambiata, ma viene sicuramente vissuta e interpretata in un modo completamente nuovo. È inutile girare tanto attorno al discorso: i social media hanno rivoluzionato quasi radicalmente il nostro modo di guardare e considerare il cibo.

Ecco quindi che ritorna la relazione tra cibo, smartphone e social network: vi ricordate la proprietà transitiva nominata prima? Dunque:

  • cibo= fotografia (che si fa con lo smartphone)
  • smartphone=social network (condivisone della foto)
  • allora cibo=social network!

Basta pensare alla quantità enorme di foto in cui il protagonista è il cibo stesso, fotografato in diversi modi: lo si immortala dall’alto, oppure ci si focalizza su un dettaglio di colore o di ingrediente, oppure si studia il contesto in cui il piatto o la pietanza è collocata, a seconda se è un panino o una portata servita a tavola.

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Pensiamo a come oggi si approcia chi lavora nel mondo del food: dai ristoratori agli chef stellati, dai critici gastronomici ai food blogger o food traveller. Gli show cooking e i blog dedicati a specifici rami del food stanno sempre più spopolando.

Parlando di show cooking subito vengono in mente tutti i programmi televisivi dedicati a questo settore: i giudici di Master Chef, i cuochi e i video tutorial di Giallo Zafferano o i cake designer come Renato. Tutti loro sono diventati famosi prima in TV e poi sui social network, aumentando così l’audience e la fama sul web.

Quante volte vi è capitato durante una puntata di Master Chef di twittare? O quante volte vi siete collegati su Youtube per seguire passo dopo passo una ricetta proposta da Giallo Zafferano? Ecco un’altra visione del cibo e un nuovo modo di approcciarsi: se una volta si seguiva il libro-ricette comprato in libreria o si consultava il ricettario della nonna, oggi è più comune vedere nelle cucine i tablet, quasi fossero i “nuovi libri di cucina”, o guardare i tutorial delle ricette invece che seguire i consigli di cucina dati dalla mamma o da amici.

Il lato social del food

Cos’è cambiato quindi, in particolare negli ultimi anni, nel mondo alimentare per attirare così tante persone a seguire appassionatamente i talent show dedicati al cibo? Si tratta di una moda o semplicemente di una cultura tipica nazionale dettata anche dalla varietà degli alimenti presenti nel nostro mercato? La verità è che è cambiato il nostro modo di approcciarci al cibo e alla cucina in generale. È nato un nuovo food trend dettato in modo particolare dai social network.

Dal web parte la costruzione di tanti altri mondi e realtà diverse, ma che hanno come fattore comune la condivisione di contenuti, digitali e non. Prendiamo come esempio la Ford Social Home, una casa high-tech situata nel cuore di Milano realizzata proprio per ospitare eventi di ogni genere, dalla moda alla tecnologia al food. Ma c’è di più: ogni giovedì era possibile partecipare alle serate di Master Chef entrando a far parte della community e partecipare attivamente al live twitting.

Ecco quindi un evento trasversale e dotato di una buona dose di content strategy: qui il brand Ford, il programma televisivo Masterchef, i social media (in particolare Twitter) si fondono per dare vita ad un sistema di condivisione e di comunicazione in cui si coinvolgono molti touchpoint. Ed ognuno di essi è composto da utenti diversi: manager, chef, cuochi, ristoratori e gente comune, appassionata di cucina e non solo.

Ma non finisce qui il lato social del food: pensate ad Instagram e a tutte le modalità che il social network offre per condividere la propria esperienza culinaria. Il “social food” è la vera testimonianza di come il cibo stia diventando sempre più sociale e stia assumendo l’immagine di condivisione e di convivialità. Pensate anche agli innumerevoli hashtag che si sono sviluppati in seguito a questo food trend.

Quante volte, dopo aver pubblicato la foto di un piatto, avete utilizzato come hashtag#foodporn? Di sicuro quasi sempre. E sapete quante volte è stato usato? Ben in 114.866.922 foto! Guardate qui a che collezione di post si accede cliccando direttamente sull’hastag #foodporn. A seguire altri hashtag molto comuni utilizzati sempre nella sfera social food, come ad esempio #foodlover, #foodie, #foodoftheday, #instafood.

Anche Facebook gioca un ruolo importante per il food. Come? Guardate il brand specializzato nella fornitura di guarnizioni e preparati per i dolci Paneangeli. Sulla piattaforma Messenger ha attivato il sistema delle Chatbot, ovvero delle chat automatiche che si generano in caso di richieste o necessità particolari da parte degli utenti. Si tratta in qualche modo di una customer care automatizzata e digitale. Collegandosi sulla pagina Facebook di Paneangeli e cliccando sul bottone “invia messaggio”, immediatamente si attiva la chat dedicata con un messaggio di saluto e di benvenuto in cui viene fatta la domanda: “Che cosa vuoi preparare oggi?”. A seguire Paneangeli propone una serie di ricette, dando anche la possibilità di scaricarle o di condividerle sulla propria pagina personale.

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Anche altri brand del settore food sono molto attivi sui social: Barilla ad esempio segue molto l’ironia e il tone of voice di Cères. Con i loro post sono sempre in linea e aggiornati sugli avvenimenti che accadono a livello nazionale ed internazionale, grazie alla loro strategia di Instant Marketing.

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Da questi due esempi emerge l’importanza del contenuto e della forza che il visual content ha rispetto ad una semplice comunicazione. Soprattutto nel mondo del food l’aspetto visivo è fondamentale se si vuole attirare i clienti e fidelizzarli.

Il mondo social e quello del food sono quindi strettamente legati, non solo attraverso il web: il legame che si è creato può espandersi anche a livello globale e sociale, perché non si condivide solo il cibo ma anche momenti di vita, di convivialità e di esperienza.

Eventi, talent show, social network, smartphone e tablet: ecco questi sono gli ingredienti da amalgamare assieme per fare sempre di più lievitare il mondo del food. E domani, quale altro ingrediente aggiungeremo a questa ricetta? Waiting e… STAY TUNED!

Barbara Todeschini

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