
Uno dei temi focali del 2022 è la sostenibilità ambientale. Nel mondo della moda di lusso il nuovo vento del cambiamento delle collezioni è il recupero e il restauro di prodotti di qualità. Le app di aftercare sono pronte a dargli una nuova vita.
Negli ultimi anni uno dei punti emergenti delle case di moda di tutto il mondo che ha sensibilizzato il business, il settore e le persone è stato sicuramente quello della sostenibilità legato all’impatto ambientale del mercato. Sempre più maison stanno cavalcando l’onda di questo nuovo trend, abbracciando la scelta di diventare ecosostenibili e portando dei cambiamenti radicali, come l’inserimento della figura dello Sustainability Manager. Un esempio è il gruppo Kering, che ha deciso di diventare Fur Free entro il 2022.
Le app di aftercare per la sostenibilità internazionale
Invia la foto del tuo accessorio, la startup ti offrirà l’ipotesi di intervento per recuperarlo e il gioco è fatto! Di chi stiamo parlando? Della startup inglese del lusso The Restory.
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In questo recentissimo post, Marie Claire narra della nuova ondata di cambiamento volta alla sostenibilità. Il riferimento di economia circolare passa chiaramente su nuovi business grazie anche alla tecnologia e nel farlo non si può non pensare all’innovazione fatta da @therestory_. La mission di questa start-up londinese con atelier a Ladbroke Grove è offrire un servizio che impatti positivamente sull’ambiente. L’obiettivo di dare una seconda vita alla moda ha raggiunto catene come Harrods e Harvey Nichols, note per mostrare al mondo prodotti dei brand di riferimento del mondo del lusso. “Sembra così logico fornire, oltre alla materia prima, oggetto del desiderio, anche un servizio che sia fondamentale nel far durare quanto più possibile l’acquisto in questione”.
Cercando di approfondire il servizio, nel profilo di Harrods viene mostrata la possibilità di riportare gli accessori più amati al loro antico splendore tramite The Restory, che offre un servizio post-vendita davvero affidabile e sicuro nei risultati. Infatti, viene aggiunto che “dalla rimozione delle macchie al ripristino del colore, la gamma di servizi per scarpe, borse e articoli in pelle è disponibile direttamente a casa tua – basta prenotare un ritiro da qualsiasi parte del mondo e noi ci occuperemo del resto”.
Un altro caso che sta emergendo a livello internazionale è Sojo, app nata nel 2020 da Josephine Philips che mira ad utilizzare la tecnologia come mezzo per facilitare e velocizzare il processo di sistemazione di orli o altri segni sui capi di abbigliamento.
La sostenibilità in Italia
In Italia assistiamo alla nascita di profili in linea con quanto sta accadendo in altri paesi per la cura dei capi. Un esempio è MamaClean a Milano, che offre dal 2013 un servizio a domicilio di lavaggio, stiraggio e cura del bucato di qualità. Sarà sufficiente prenotare dal sito o app e loro ritireranno il capo in sicurezza al piano dell’abitazione. Si occupano del lavaggio e stiraggio in atelier e consegnano in rapidità il bucato pronto.
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Un’altra realtà che si sta facendo strada è la La Bottega del Calzolaio, che offre servizi di cura delle scarpe ma anche riparazione, lavaggio a secco e restauro da cinque generazioni. Questo store online è la più grande calzoleria d’Europa, in quanto comprende un laboratorio di oltre 2000 mq per la produzione di cinture per calzolai e prodotti per la cura della scarpa fai da te. Da citare è soprattutto il servizio innovativo “calzolaio online”. Compilando un apposito modulo, potrai far ritirare le tue scarpe, borse o accessori. Successivamente effettuano la lavorazione e ti riconsegnano a casa il tuo prodotto. Questa realtà nella sua forma digitale nasce dal 2016 ed è presente con 5 punti vendita.
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Su TikTok sta spopolando @calzolaiomax, conosciuto anche con il profilo di Maiorino shoes che crea contenuti sotto lo slogan: “Perché comprare se puoi riparare 🌍♻️”. Max si focalizza sulla creazione di video in cui sono mostrati i servizi che realizza per la cura delle scarpe, soprattutto di lusso. Ad oggi realizza anche modelli propri di calzature ma sicuramente il suo punto di forza è la grande abilità nel riparare i danni subiti da scarpe di tutti i grandi brand della moda. Da Saronno la sua strada l’ha portato davvero lontano ma possiamo dire che sia “Cresciuto tra colla, chiodi e gli attrezzi da calzolaio del papà e del nonno, che a sua volta aveva ereditato il mestiere dal padre”. I suoi numeri parlano chiaro: ha raggiunto ben 250 mila follower su TikTok e 40 mila su Instagram. Del resto, gli arrivano richieste sempre più da personaggi famosi: una tra tutte è stata quella di Marcell Jacobs, noto per la sua impresa come campione olimpico dei 100 metri ai Giochi di Tokyo 2020.
@calzolaiomax #duetto con @giuseppe_barbuto ♬ suono originale – GIUSEPPE BARBUTO
In conclusione
Secondo la testata giornalistica Business&Gentlemen
ciò che al pubblico appare come un impiego di materiali differenti e un’innovativa presentazione del brand, in realtà sottende una profonda modifica del processo produttivo e, di conseguenza, dell’organizzazione e della cultura aziendale
Se vuoi saperne di più su altre storie che raccontano dell’unione tra moda e sostenibilità, ecco alcuni approfondimenti:
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