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Stories of Fashion

Indie: una voce fuori dal coro

tre ragazze indie posano mostrando il loro indie lifestyle

Uno stile di vita dai connotati malinconici e spesso romantici, che riscopre il gusto del second hand e del vintage. In una sola parola: indie.

L’Indie come bussola interiore

Uno spirito che nasce tra poesie e testi di etichette indipendenti che debuttano fuori dai modelli canonici proposti dell’industria discografica, una tendenza che finisce per contaminare tutti i settori.

Una melodia che tocca le corde di chi ha bisogno di fermarsi e cambiare direzione mentre tutto il resto del mondo continua a correre.

Tempi sempre più frenetici, caratterizzati dal consumo di massa, da mode che velocemente nascono e muoiono, dalla pretesa di mostrare ma non di essere, non potevano che diventare il palco per la voce di chi, fuori dal coro, vuole lasciarsi guidare da una bussola interiore, promuovendo uno stile di vita che sposa i temi della sostenibilità, del riciclo, della bellezza delle piccole cose.

Indie non è il vestito che indossiamo né la musica che ascoltiamo, sono i «chili d’amore sotto le occhiaie» (Galeffi, Occhiaie) che non nascondiamo, le cicatrici sulla pelle che conserviamo gelosamente, le particolarità di cui ci vergognavamo e che adesso sentiamo il bisogno di esprimere.

È la ritrovata sensibilità, il piacere e la gioia delle piccole e semplici cose. Uno stile di vita che promuove l’unicità e la bellezza dei dettagli, in contrasto con un sistema che lascia indietro chi non si adegua all’omologazione.

ragazza indie con abiti vintage accessori vintage siede a fianco di un vecchio televisore

I palcoscenici dell’indie lifestyle

Musica, editoria e moda sono solo alcuni dei settori che hanno accettato l’appuntamento al buio con l’indipendenza.

Nascono sempre più small business che rivendicano modelli alternativi e inclusivi, che abbracciano un ritorno nostalgico al passato attraverso il vintage e che hanno a cuore la sostenibilità in tutte le sue forme.

Viene così a delinearsi un sistema che premia chi si è sempre sentito ultimo e che rappresenta la rivincita dei più piccoli sul mercato.

La chiave del successo risulta essere la via per arrivare al cuore di un target sempre più sensibile, attraverso una comunicazione e delle strategie che rispecchino fedelmente l’identità e i buoni propositi di queste piccole realtà.

Certe mode fanno giri immensi e poi ritornano: indie e vintage vs fast fashion

Per quanto non etichettabile, lo stile indie ha lasciato tantissime impronte nella moda.

Dopo i primi accenni agli inizi del 2000, negli ultimi anni è tornato l’amore per i capi vintage, per i mercatini dell’usato e per tutto ciò che sussurra “fatto a mano e di qualità”, sposandosi perfettamente con il fenomeno del ritorno al passato che sta interessando interi settori. Una tendenza che si contrappone aspramente all’industria del fast fashion che promuove una moda di massa.

A colorare gli armadi sono tornate camicie, jeans e giacche oversize, capi personalizzati che richiamano lo stile hipster ma che diventano espressione della propria identità, attraverso il recupero di vestiti definiti fuori moda e di capi unici.

Icone dello stile indie, in particolare dello stile indie sleave, termine coniato per indicare il look da “cattiva ragazza” ispirata agli anni 80, sono state Kate Moss e Mary-Kate Olsen che hanno aperto la strada a una moda – nonché stile di vita – che viene ripreso da serie tv come Euphoria e Skins, e dalle collezioni di grandi marchi quali Yves-Saint Laurent, Marc Jacobs e Gucci.

due ragazze indie rovistano in un baule pieno di vestiti second hand sostenibiliI valori cari al consumatore indie

Oggigiorno le nuove generazioni sono sempre più sensibili ai temi dell’inclusività e dell’ambiente, rivolgendo una lente d’ingrandimento al settore della moda, orientato sempre di più al consumatore e all’acquisto consapevole.

Uno stile attento ai dettagli, alla qualità e al second hand si rivolge ai marchi indipendenti, quelle piccole realtà che lottano per la sopravvivenza in mercati saturi e frammentati, raggiungendo il proprio pubblico attraverso una comunicazione attuale che arriva al cuore.

 

Articolo di Giulia Butera

 

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