
Sono passati un po’ di giorni, ma l’adrenalina ed il gaso per questo evento musicale si fanno ancora sentire. Ne avevamo parlato qui, ed il 7/8/9 giugno siamo andati a scoprirlo di persona. Cosa, come e quanto Core abbiamo vissuto? Ve lo raccontiamo qui sotto!
Day 1
Dopo aver ritirato i nostri pass all’Hotel BHR di Paese (TV), ci siamo diretti in zona Dogana, area della città ormai consacrata come cittadina della musica trevigiana. Appena arrivati ci siamo diretti nell’Area Press, quest’anno sponsorizzata interamente da Diadora, e abbiamo partecipato alla prima Conferenza Stampa con Amedeo Lombardi, Founder di Home Entertainment, e Chiara Gozzoli, Group Brand Manager, Aperol and Crodino Brands per Campari, che hanno dato il via ufficiale alla 1° edizione del Core Festival. Tempo per un brindisi d’inizio con uno Spritz Aperol (of course) e via a scoprire tutta l’area.
Quello che si è aperto ai nostri occhi è stata una distesa di arancione, colore del brand Aperol Spritz, con cui è stata contraddistinta tutta l’area: dai bar alla terrazza Vip, fino al Main Stage.

Photo Credits: Core Festival
Ma non solo Aperol Spritz. All’interno dell’area erano presenti anche stand, food truck, ed un mini luna park, tutto organizzato per garantire e far vivere un’esperienza unica da vero festival. Un’altra novità? L’introduzione dell’Area Test Drive Jeep, dove era possibile salire a bordo di 3 diversi tipi di autovettura e provare il brivido di affrontare un percorso tra salite, accelerate, discese a tutta velocità.
Ma passiamo alla musica. Alle h18:30 ci posizioniamo sotto l’Harley Davidson Stage per ascoltare Postino, cantautore fiorentino che con le sue canzoni da camera conquista tutti gli appassionati di musica Indie. Noi lo ascoltiamo per la prima volta e notiamo con piacevole sorpresa che nel suo repertorio c’è anche qualche cover da noi conosciuta – ci accorgeremo poi, con esibizioni di altri ospiti “minori” o meno noti come Auroro Borealo, che questa si rivela essere una tecnica efficace per coinvolgere più pubblico e guadagnare l’attenzione anche dei non-fan.

Photo Credits: Core Festival
Tempo per una birra al volo e siamo sotto palco all’interno del SUN68 Stage ad aspettare la travolgente M¥SS KETA. Uno show che si può letteralmente definire PAZZESKO.
“Doveva essere un aperitivo invece sembra di stare in after alle 3 del mattino. Siete bellissimi” urla lei dal palco.
Con la sua esibizione entriamo ufficialmente nel mood del Festival. Nel frattempo, sull’Aperol Spritz Main Stage si esibiscono i Pinguini Tattici Nucleari, rivelazione dell’anno. Ci prendiamo un panino nella Food Court e scopriamo che Ghemon, rapper italiano, ha regalato il biglietto per il suo concerto lì al SUN68 Stage ad una sua Fan che non poteva permetterselo.
Ti ho seguito. Scrivimi tuo nome e cognome, il biglietto di domani te lo regalo io. Non posso farlo con tutti, ma ti prendo come “fan campione”. https://t.co/i9xIuByAjp
— Ghemon (@Ghemon) June 6, 2019
Ore 21. Si corre di nuovo, questa volta verso la Terrazza Aperol Spritz per goderci al meglio il concerto di Calcutta, headliner della prima serata che questa sera sfoggia una giacca a vento brandizzata, non a caso, da Diadora. L’area di fronte al palco si riempie, tutti cantano e, alla mezzanotte, lui ci sorprende con una nuova canzone, uscita nelle radio proprio quel giorno. Una buona notte speciale quindi. Da questo primo giorno ci portiamo a casa la consapevolezza che sì, dopo tanti anni è cambiato il nome e l’identità del Festival, ma l’anima accogliente e magica è sempre la stessa.
Day 2
Arriviamo verso le 18:00 e, mentre il tramonto rinfresca quella che è stata una splendida giornata di sole, la temperatura inizia a salire nel SUN68 Stage dove Achille Lauro, vestito da cowboy, si muove sul palco. Tutti cantano. La sensazione è bellissima.
Poco prima delle 23.00 le luci del Aperol Spritz Main stage si riaccendono e, tra le urla del pubblico, l’headliner della giornata fa la sua grande entrata. Salmo c’è. Vestito in arancione (coincidenze?) fa saltare e cantare il pubblico per quella che sarà una intensa ora e mezza di emozioni. Impossibile stare fermi anche per i Måneskin che, insieme a noi sotto cassa, si lasciano trasportare dai pezzi e dall’energia di questo grandissimo trascinatore.
Durante lo spettacolo c’è spazio anche per Gemitaiz, tornato a sorpresa sul palco per cantare un pezzo insieme a Salmo, incontrando il favore del pubblico. Notiamo che quest’anno viene data ampia rilevanza ai tanti sponsor come Spotify, VH1 e MTV Music e Clipper, i quali vengono proiettati continuamente sui mega schermi dei vari palchi, tra un cantante ed un altro.
La musica però ci richiama all’ordine e torniamo quindi al SUN48 Stage dove i Rumatera stanno facendo scatenare il pubblico con il loro punk rock venexian e i loro testi carichi di ironia acuta e “ruspante”.
Dopo tutta questa carica, ci rendiamo conto che la notte è ancora giovane: alle h1:00, assieme ai più temerari e nostalgici, ci dirigiamo verso l’Aftershow Core Soundsystem, realizzato dal meglio delle realtà trevigiane musicali: l’Home Rock Bar ed il New Age. Balliamo fino alle h3:00 e dopo questa giornata ci ricordiamo che la musica è bella, qualsiasi sia il suo genere.
Day 3
Ore 18:30 di una caldissima domenica, mentre entriamo non possiamo non venire attirati dall’enorme murales di 300 m quadrati di Zamoc (Luca Zanni), street artist di Modena, che ha donato un nuovo aspetto alla zona Dogana con la sua natura dalle tinte vivaci: un bellissimo tocco di colore per i nostri occhi (e per i nostri feed di Instagram!).
Alle 19 inizia il suo show sul main stage Emis Killah, con il suo rap a base di parole taglienti e sound che fanno venire voglia di ballare: il clima si infuoca con “Maracanã”, la colonna sonora italiana per il campionato mondiale di calcio 2014, nota anche ai meno giovani.
Mentre combattiamo l’afa con un fresco Spritz Aperol (irrinunciabile!), facciamo un giro tra i vari palchi, notando il volto allegro di famiglie, ragazzi e adulti, che tra selfie, risate e voglia di cantare dimostrano come il Core sia un Festival davvero per tutti i gusti e le età.
Il sole sorge, l’aria inizia pian piano a rinfrescarsi, ma l’atmosfera si scalda con l’arrivo sul Main Stage dei Måneskin: la giovanissima band fa saltare grandi (davanti a noi c’era un signore di 54 anni con tanto di fascetta!) e piccini con il suo rock infuocato, il suo stile stravagante e il suo inno alla libertà e alla rinascita “Il ballo della vita”! I ragazzi sono giovanissimi, ma con la loro energia e l’evidente amore per la musica che fa brillare i loro occhi, sanno già dominare il palco come le vere star.

Photo Credits: Core Festival
Dopo aver assistito a questa indimenticabile performance (ah, comunque pare che Marlena non sia ancora tornata a casa..) decidiamo di cenare prima dell’ultimo live: la scelta è molto vasta, c’è chi decide di provare il messicano, chi invece preferisce uno sfizioso cono con fritti misti e chi preferisce optare per il classico abbinamento: vino frizzante e panino. Con le pance piene e ancora tanta voglia di cantare ci dirigiamo verso la Terrazza Aperol Spritz per l’esibizione dello “zio” J-Ax.
Lui e gli Articolo 31 ci fanno rivivere tanti ricordi dell’infanzia e dell’adolescenza con i loro successi più famosi come “gente che spera”, “domani smetto”, “tranqui funky” e molte altre: un concerto ad alto tasso di nostalgia! Non mancano però anche le hit estive degli ultimi anni, fino ad arrivare all’ultima canzone “Ostia lido”, che sta impazzando in tutte le radio e le spiagge d’Italia.
“É bello vedere come gli adulti conoscono le mie ultime canzoni e i bambini cantino le mie hit più vecchie” afferma, quasi commosso, il rapper.

Photo Credits: Core Festival
#FollowYourCore
Dopo questi tre giorni caratterizzati da una full immersion di musica, bagni di folla, Spritz a non finire e tanto divertimento, torniamo a casa col sorriso, stanchi ma felici di aver lasciato un pezzo del nostro Core sotto ai vari palchi a cui siamo ormai affezionati da anni. Nonostante il nome diverso, la sensazione che il Core Festival ci ha regalato è sempre la stessa: una grande famiglia che ritorna a “casa” ogni estate, per stare insieme ed ascoltare buona musica, sia italiana che internazionale.
Ma l’avventura non finisce qui: non facciamo nemmeno in tempo a provare un po’ di malinconia per questo Core, che è già arrivato al termine, perché subito ci ricordiamo di un altro appuntamento imperdibile. Il mese prossimo, infatti, potremo rivivere nuovamente tutte queste emozioni ed esperienze musicali in trasferta: i ragazzi del festival più amato e atteso di Treviso (e dell’Italia) saranno infatti a Venezia dal 12 al 14 luglio, dove si svolgerà Home Venice con una lineup davvero spettacolare.
Noi di This MARKETERs Life saremo lì con voi per ballare e cantare con Paul Kalkbrenner, Gazzelle, Aphex Twin e molti altri artisti da tutto il mondo e per esplorare ogni angolo del Parco San Giuliano, che sarà trasformato per l’occasione per accogliere e far sentire a casa ogni partecipante del Festival.
Che dire quindi? Ci vediamo a “casa” → Home Venice 12/13/14 luglio, Parco San Giuliano, Mestre (Ve)