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The story of MARKETERs Day

The Story of MARKETERs Day
Il mese di Maggio è ormai alle porte, e per un MARKETERs che si rispetti non è solo il mese degli esami: è anche il mese di preparazione al MARKETERs Day!

Ebbene sì, manca praticamente un mese all’evento più atteso del MARKETERs Club, che ha fatto sognare, emozionare e gasare tutti i soci dai più “vecchi” ai più giovani e che sicuramente influenzerà anche i MARKETERs che verranno.

Non volevamo parlarvi semplicemente del MARKETERs Day di quest’anno dandovi qualche spoiler, vero non vero come se dovessimo rovinarvi il finale di stagione della vostra serie preferita. Volevamo trasmettervi qualcosa, mostrarvi quello che c’è dietro a quel palcoscenico chiamato MARKETERs Day: il lavoro, il team, l’ideazione, la paura, l’organizzazione, il sogno, la pianificazione, il gaso ma non solo.

immagini copertine MDay

Volevamo trasmettervi il nostro mantra mentre organizziamo gli eventi “Si può fare”.

E chi meglio dei ragazzi che hanno organizzato le passate edizioni del MARKETERs Day può farlo?

MDay 2013, Storytelling: raccontarsi ai tempi dei social media

MDay 2013 Francesco Favaro

Francesco Favaro, il primo PM che un evento MARKETERs abbia mai avuto

Il MARKETERs Day 2013 è stato il primo evento del MARKETERs Club, un’idea che ha dato vita a un concept e a una struttura organizzativa che sarebbe poi diventata una delle nostre attività più caratterizzanti, formative e “gasanti”.

L’idea è nata nell’aprile 2012, in concomitanza con la nascita del Club; al tempo non ce ne rendevamo conto, ma alla sua genesi è seguito un flusso di creatività, vaneggi e gaso che è diventato il DNA di MARKETERs.

Come spesso succede, riguardando indietro a quello che hai fatto, riesci ad avere una visione d’insieme che ti rende più consapevole e fiero dei risultati ottenuti.

La fase più difficile è stata passare dall’idea alla realizzazione. Ricordo ancora l’ansia e la sensazione di tuffo nel vuoto che si percepiva nell’aria, quella sensazione di avere tra le mani un’idea tanto figa quanto il rischio di fare una figuraccia.

post MDay 2013

Una spinta incoraggiante ce l’ha data il professore Tiziano Vescovi, che ancora oggi ringrazio: prima di buttarci nell’organizzazione, infatti, abbiamo chiesto una sua opinione. I suoi consigli sono stati fondamentali, e con il suo aiuto abbiamo strutturato il format “conferenze + workshop” e scelto un tema che al giorno d’oggi può sembrare scontato, ma al tempo non lo era per niente: “Storytelling al tempo dei Social Media”.

Il MARKETERs Day 2013 è stato un evento che mi ha insegnato tantissimo, sul piano manageriale e umano. All’Università puoi fare tutti i lavori di gruppo che vuoi, ma certe cose le capisci e apprendi solo calandoti in un contesto reale, andando in trincea 😃

MDay 2013 task force

Il team di quell’evento sembra minuscolo se paragonato a quelli degli eventi che si sarebbero susseguiti nel corso degli anni successivi, arrivando al team di quest’anno. Eravamo in 8: io, Olga Baratto, Andrea Usai, Gabriel Badarac, Nicola Tonus, Thomas Sito, Claudia Vedovato, Chiara Gallana.

A livello di marketing e comunicazione è stato come uno scaricare a terra i nostri ideali di professionalità:

  • sala stampa con backdrop
  • badge evento
  • hashtag ufficiale evento
  • media partnership per fare risonanza
  • ospiti direttamente dal mondo aziendale
  • piano editoriale
  • attestato di partecipazione

Concludendo, il MARKETERs Day è un evento che ha segnato una tappa importante del mio percorso formativo, perché mi ha reso più consapevole e fiducioso delle potenzialità del progetto e dell’incredibile divertimento che può generare il lavoro in team per l’organizzazione di qualcosa di impattante. È stato l’evento zero, da cui tutto è partito e cresciuto a colpi di debrief e gaso. Le soddisfazioni sono enormi, non posso che ringraziare tutti quei matti della prima ora che ci hanno creduto e si sono buttati in un’esperienza intensa quanto entusiasmante.

MDay 2014, Sponsorship: l’immagine è tutto

MDay 2014 Olga Baratto

Olga Baratto, Vice Presidente nazionale MARKETERs Club, PM MARKETERs Day 2014

Quando abbiamo iniziato il percorso MARKETERs avevamo un sogno: riempire l’Aula Magna. Questo sogno si è realizzato con il MARKETERs Day 2014.

Per i soci di oggi sembrerà quasi scontato, ma per noi era una conquista: partivamo da un club formato da 30 soci con i talk organizzati in Aula Saraceno tra marketing e caraffe di Spritz. Si, avete capito bene, proprio l’Aula Saraceno, quella stessa Aula dove adesso si organizzano i corsi di Photoshop a numero super ristretto. 🙂

Solo qualche mese prima, a Marzo, avevamo dato del matto a Jacopo Deola perché ci aveva proposto di organizzare in Aula Magna il MakeIt14, e invece, alla fine, eccoci lì. Il salto in un anno solo era stato grande: dai quasi 100 partecipanti del MARKETERs Day 2013 eravamo passati ad averne 250, e con un numero di soci che non superava i 150.

MARKETERs Day 2014

Ma un anno di lavoro non ci aveva permesso solo di aumentare la nostra credibilità, ci aveva anche permesso di crescere dal punto di vista professionale: l’ #MDay2014 è stato un salto qualitativo a livello di struttura. Per la prima volta infatti ci siamo trovati a lavorare con una macchina organizzativa davvero complessa e articolata, e con una task di 15 persone che ci ha permesso di fare un salto di qualità anche nei dettagli, che negli eventi prima non riuscivamo a curare per mancanza di tempo e risorse.

Se il 2013 è stata una rivelazione, il 2014 è stata la conferma e la prima apertura al grande pubblico di San Giobbe. E la riprova che stavamo andando nella giusta direzione è stata il boom di iscrizioni alla recruiting dell’anno successivo, a distanza di pochi mesi. MARKETERs era una figata, era rilevante per una formazione completa a livello di marketing e soft skill, e i ragazzi del campus se ne stavano rendendo sempre più conto.

Ma questo non ci bastava, per noi quello era solo il primo step di una storia molto più ambiziosa che continua a crescere e svilupparsi anche oggi, attirando a sé talenti di creatività e professionalità che permettono al MARKETERs Club di migliorare anno dopo anno, destando l’interesse di brand sempre più prestigiosi, gli stessi brand che all’inizio della nostra storia sognavamo di incontrare.

MDay 2014 Riccardo Buson

Riccardo Buson, Social Media Specialist MARKETERs Day 2014

Il MARKETERs Day 2014 è stato uno degli eventi che più ha segnato la mia vita, senza esagerare. È stata la prima vera occasione per mettermi in gioco da un punto di vista “professionale”, ed ho assaporato ogni singolo momento di quest’esperienza, cercando di assorbire tutto ciò che mi succedeva intorno.

La parte più bella (più del riuscire ad avere l’Aula Magna come sede dell’evento) è stata il gioco di squadra, la sinergia che si è creata da subito con tutti i componenti di quella meravigliosa task, che da semplici follower e compagni di corso si sono presto trasformati per me in #amighiveri (alcuni anche in colleghi). Dalle prime riunioni di marzo, dove sognavamo e spaziavamo così tanto con la fantasia che “mamma tranquilla, sono andato a Venezia, non ad Amsterdam“, la sintonia è stata subito perfetta ed è nata così la forza, la determinazione che ci ha permesso – panino della Fabry dopo panino della Fabry – di realizzare un evento riuscito alla perfezione in ogni suo aspetto.

Un’ammonizione però è d’obbligo: non fatevi intervistare dopo 7 ore di evento, a metà giugno, nell’aula rotonda.

MDay 2014 Irene Loat

Irene Loat, Responsabile Comunicazione MARKETERs Day 2014

La sveglia suonava. Ma io ero già sveglia. Era un giorno importante e quasi non avevo chiuso occhio. Il treno, infatti, non mi avrebbe portata a Venezia come tutte le altre mattine. Quel venerdì mi avrebbe accompagnata a realizzare una delle più grandi avventure del MARKETERs Club: Il MARKETERs Day 2014.

Le batterie erano cariche, gli hashtag erano stati comunicati, i media partner si erano presentati entusiasti, i relatori stavano provando le presentazioni, la logistica spostava scatoloni e il check-in si riempiva, così come l’Aula Magna. L’agitazione e l’emozione tra la task era palpabile.

Avevamo sognato e immaginato quel giorno da mesi, sin dalla prima riunione quando avevamo scelto il tema e stilato la lista dei possibili ospiti. A ogni mail il nostro cuore fremeva: sarà un sì o sarà o no? La comunicazione, area di cui ero responsabile, era pronta a dare il meglio di sé a colpi di tweet e di instagrammate. Avevamo fatto milioni di piani editoriali, di prove di grafica, di comunicati stampa. Avevamo contattato influencer, cantanti famosi (Aba, che ha, alla fine, presentato il Day ndr) e smosso le masse più improbabili. Ci eravamo anche presi a torte in faccia per riempire quell’aula magna e organizzare l’evento più figo dell’anno.

La giornata non è stata perfetta, ma ai nostri occhi lo era: con fatica, impegno, risate e pianti isterici ci eravamo sporcati le mani e avevamo visto che quello che avevamo fatto aveva lasciato un segno sui partecipanti. Aveva lasciato un segno su di noi, ci aveva trasformati in piccoli sognatori che non si arrendono finché non trasformano in realtà gli schizzi che fanno su un blocco per gli appunti.

Ringrazio e ringrazierò sempre la mia squadra di comunicatori che a ogni cosa rispondeva con passione: “Sì può fare!”

MDay 2015, Emotional Sports Marketing

MDay 2015 Francesca Bin
Francesca Bin, Project Manager MARKETERs Day 2015

Il MARKETERs Day 2015 è stata una delle cose più emozionanti, difficili e fantastiche che io abbia mai fatto. Per cinque mesi ho dato tutta me stessa per la realizzazione di quello che sarebbe stato l’evento più grande mai realizzato prima nel MARKETERs Club per coinvolgimento, ospiti, numero di persone nell’organizzazione, notti insonne assieme a Sara e Emilio, litigi, pianti, abbracci e sorrisi.

Niente sarebbe stato possibile senza la squadra di pazzi che hanno accettato di mettere all’inizio delle loro priorità la task force. La variabile fondamentale è sempre e solo stata SOGNARE. Abbiamo sognato dall’inizio alla fine, a volte anche troppo, ma se non avessimo puntato alla luna non saremmo riusciti ad ottenere la metà delle cose e persone che alla fine hanno creduto in noi.

Ma cosa vuol dire sognare per i MARKETERs? Vuol dire che il trasporto di una statua incastonata in 100 kg di ghiaccio non ti frena, una tenda per le spedizioni in Antartide è pane quotidiano, il trasporto di tonnellate di cibo e vino alle 6 del mattino è un gioco da ragazzi, ma soprattutto avere Nike, GoPro, Nordica e The North Face è stato POSSIBILE. Poi la Loat che torna dalla California e sbuca dal Campiello Lecci è un’emozione indescrivibile…

Io ci ho sempre creduto e ci crederò sempre, il club mi ha insegnato a sognare in maniera incondizionata e non sarà di certo il “mondo reale” a farmi smettere.

MDay 2015 Francesco Emiliani

Francesco Emiliani, Concept Manager MARKETERs Day 2015

Sono dell’idea che gli eventi sono fatti di persone, del loro tempo, del loro lavoro, dei loro sacrifici e della loro passione; bisogna solo trovare un modo di imbrigliare tutti questi fattori e dare gas.

Forse l’elemento di cui vado più fiero è quello di essere riuscito, spero, a trasmettere e a rendere tangibile tutta l’energia e l’hype creatasi in fase di ideazione. L’evento é stato un mosaico di idee, un collage eterogeneo nato da un omogeneo filo conduttore, il quale é stato in grado di far appassionare, evolvere e sviluppare idee che dapprima sembravano irrealizzabili.

Abbiamo scritto lo story del video promo ben 10 mesi prima dell’evento, abbiamo trovato gli attori, i partners, il regista, abbiamo ripreso sopra e sotto l’acqua, abbiamo abbracciato il terreno per curare un’inquadratura, non abbiamo mai smesso di crederci, mai.

MARKETERs Day 2015

Eravamo intrisi di quella passione che non conosce stanchezza, orari, fame, paure, regole, limiti… Era quel tipo di spinta che in fase di brainstorming con la task force ti dice: “Si può fare”. E ogni componente dello staff avvalorava ancora di più il progetto, il quale, da idea di pochi, si trasformava mano a mano in un sogno di molti, sentito, aspettato e bramato.

Tutto il team era sintonizzato sulla stessa frequenza, ognuno sentiva quello che sentivano gli altri, le idee si mescolavano, l’evento diventava di tutti, si respirava felicità e l’aria si colorava, sapeva di buono… É stata davvero una gioia farne parte.

Penso che gli eventi migliori siano quelli dove l’organizzazione agisce come se avesse una testa e innumerevoli mani, dove l’hype si fonde e il tutto diventa uno, un fine, un’idea, un amore, un MARKETERs Day.

MDay 2015 Sara Tebaldini

Sara Tebaldini, Responsabile Comunicazione MARKETERs Day 2015

13 giugno 2014 – MARKETERs Day 2014 ore 02:30 della notte. 4 ragazzi attorno ad un tavolo iniziano a vaneggiare, gasarsi e sognare e si lasciano con una scommessa “Il MARKETERs Day 2015 sarà sullo sport. Si può fare.”

E dopo quasi un anno di lavoro – sì un anno perché le prime riprese del video sono state ad Ottobre 2014 – tra ore ed ore passate nel palazzetto dello sport per il trailer, le corse sulle fondamenta di San Giobbe a -10 gradi e le azioni di guerriglia marketing per tutto il campus, il magico giorno era arrivato. Sembrava quasi non arrivasse mai.

Ma poi le luci si sono spente, avevamo 400 persone davanti con gli occhi che brillavano. Francesco Emiliani entra e dice “WOW” – solo applausi e sicuramente le lacrime dei MARKETERs più veterani.

Poche persone possono capire lo sforzo ed il lavoro che c’è dietro ad un evento simile, l’area della comunicazione ad esempio inizia a lavorare mesi prima per impostare il piano editoriale, lavorare alle grafiche online ed offline, creare contenuti e qualsiasi altra idea che possa nascere in fase di brainstorming.

Sì avete capito bene, qualsiasi altra idea, perché solo cercando di inseguire i sogni e le cose che sembrano irraggiungibili siamo riusciti ad arrivare fino a qui.

Perché il nostro payoff è “Learning by doing” ma il nostro motto è “Si può fare”.

MDay 2016, Beyond Enterntainment

MDay 2016 beyond enterntainment

Giada Carlassara, Task Comunicazione MARKETERs Day 2016

18 Aprile 2016. Prima riunione task per organizzare L’evento dell’anno in casa MARKETERs, l’MDay16. Primo evento a cui partecipo “dall’altra parte”, quella della task force che gli eventi MARKETERs li vive davvero, fino in fondo. Prima volta che realizzo che “questa volta, io aiuterò a creare quel gaso assurdo che gli eventi di questo club provocano nelle persone.”

Il tutto è andato più o meno così, 5 sono stati i punti fondamentali di questo primo incontro:

#1 Presentazione della task, ad uno ad uno. Lo so, potrebbe sembrare un momento da “seduta agli alcolisti anonimi” (un po’ forse, siamo anche MARsETERs dopo tutto), ma ci è servito per capire chi sono le persone con cui condivideremo quest’esperienza, dalle gioie per un sì ai momenti di tristezza dopo i no, dagli “attacchi di panico” per emergenze improvvise alle ore insonni, dall’ansia instancabile alla soddisfazione finale, il giorno dell’evento, per tutti i sorrisi e l’entusiasmo dei partecipanti.

#2 Una data: 17 Giugno 2016. Con l’avvertimento (che sembrava quasi una minaccia) “non tenetevi liberi solo quel giorno, ma anche tutta la settimana precedente (e anche successiva, per la comunicazione)”. Le cose da preparare saranno moltissime e in quella settimana vedremo davvero più i membri della nostra task, quelli che nel frattempo saranno diventati amici, che la nostra famiglia. Per non parlare della vita sociale in generale… Tutti dovranno aiutare la logistica, ovvero cimentarsi nella “favolosa arte dello spostare scatoloni” (che in realtà è molto di più).

#3 Il tema, finalmente svelato. L’anno scorso era lo sport: quest’anno (forse lo sapete già se seguite i nostri social) vogliamo continuare a farvi divertire, andando oltre l’intrattenimento: Beyond Enterntainment. La battuta allora è d’obbligo “la D è muta” (cit. Django) e diventa Be – Ion, il nostro favoloso responsabile ospiti, che anche quest’anno ha dato il meglio di sé con … non posso, rischio il licenziamento immediato e l’espulsione dal Club!

#4 Il mood giusto: Si può fare. Non posso svelarvi gli ospiti ma una cosa ve la posso dire: anche quest’anno, e soprattutto per questo evento, ci siamo imposti un’unica regola. “Non pensiamo mai di puntare troppo in alto: senza osare e pensare in grande non saremmo arrivati dove siamo ora, non avremmo avuto brand sempre più importanti. Prenderemo tanti no ma anche tanti sì, e saranno questi che ci permetteranno di crescere ancora. Quindi puntiamo alle testate nazionali come media partner, a degli ospiti assurdi che poi li convinciamo con i fatti che siamo fighi, a degli sponsor che ci permettano di rendere la giornata del Day piena di cibo, bibite e gadget e arricchirla ancora di più di che figate!.”

#5 Gruppi, gruppi ovunque. Ultima fase, la creazione di gruppi, con una lotta all’ultimo sangue tra #TeamWhatsapp e #TeamTelegram. In ogni caso sono molti, anzi moltissimi, e tengono i nostri telefoni (povera batteria) e la nostra mente (viva l’ansia) sempre sull’attenti.

Da allora abbiamo cominciato a lavorare seriamente, ci siamo divertiti molto a fare i pazzi e ogni giorno sentiamo il gaso crescere dentro di noi, l’hype che aumenta tutte le volte che decidiamo e riusciamo a realizzare qualcosa di nuovo e mai provato prima, soprattutto se è una soddisfazione dopo 10 no. Ce la stiamo mettendo tutta per superarci ancora e rendere l’MDay16 l’evento migliore che San Giobbe abbia mai visto.

Per cosa facciamo tutto questo? Passione, tanta voglia di imparare e mettersi in gioco e, soprattutto, i sorrisi nello sguardo dei partecipanti al MARKETERs Day 2016.

Lo so, speravate in uno spoiler, ma davvero non si può. Per sapere tutte le news in anteprima seguiteci sui nostri canali social!

And never forget: “It can be done!” (io, se fossi in voi, una spolverata all’inglese la darei…)

This MARKETERs Life

Le ragazze e i ragazzi della Redazione: un team variopinto di pianificatori e marketing geek.

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