
Twitch è una community in cui milioni di persone si incontrano per guardare video in streaming, condividendo esperienze di videogiochi, cultura pop e pareri sul mondo videoludico. Con una chat room incorporata in ogni stream, l’utente non si limita solamente a seguire dirette su Twitch, ma fa parte dello spettacolo. Non si tratta di una riproposizione online della televisione ma di una vera e propria esperienza sociale interattiva. Considerarla quindi una piattaforma alla stessa stregua di YouTube sarebbe limitante se si vuole avere una comunicazione davvero efficace su questo canale.
Sono le 15:30 in Italia e V1ci0us, streamer conosciutissimo su Twitch, è pronto per il suo live quotidiano. Accende il suo PC e si assicura che il microfono e la videocamera funzionino. Quando va in diretta, vede aumentare i numeri dei suoi viewer.
Oltre 300 persone lo guardano in streaming mentre gioca a Heartstone, un videogame di carte da gioco che ha un enorme seguito online. Ottiene una donazione, poi un’altra e un’altra ancora. Nel suo schermo compaiono dei nuovi seguaci. Esulta e continua con le sue mosse strategiche con l’obiettivo di sconfiggere l’avversario.
V1ci0us è solo uno dei migliaia di streamer che trasmettono in diretta su Twitch ogni giorno, cercando di raggiungere la celebrità su internet.
Essenzialmente cos’è Twitch?
Twitch è nato come Justin.tv, un sito web creato da Justin Kan con l’idea di testare lo streaming live per i videogiochi invece di video ospitati da piattaforme come YouTube in rapida crescita. L’idea di Justin Kan ha raccolto oltre 7 milioni di dollari da investitori privati e business angel nel 2007. Il sito si concentra principalmente sullo streaming live di videogiochi, comprese le trasmissioni di competizioni eSport, oltre a contenuti creativi, flussi di “vita reale” e, più recentemente, trasmissioni musicali.
La popolarità dei videogame e degli eSports è aumentata enormemente negli ultimi anni (ne abbiamo già parlato in questo articolo dedicato interamente agli eSports), il che ha portato a uno spin-off dedicato chiamato twitch.tv nel giugno 2011, raccogliendo 15 milioni di dollari nel settembre 2012 e altri 20 milioni di dollari nel settembre 2013.
Il successo di Twitch fa leva sull’appeal coinvolgente e sulla forte rete di giocatori e spettatori. L’universo dei videogiochi è attualmente uno dei mercati più in forte crescita, su cui molti brand stanno decidendo di puntare cercando di raggiungere questo interessante e complicato pubblico costituito da videogiocatori.
Gamers are social. Video is their language. Twitch is their platform
Nel mondo dei videogiochi il ruolo di Twitch è di fondamentale importanza, facendo esso da “collante” e mezzo di comunicazione tra la community e le aziende produttrici di videogiochi, gli sponsor, le squadre professionistiche e gli eGamer. Ma come funziona Twitch e cosa può offrire ai follower?
Twitch is their platform.
Partiamo dicendo che Twitch non è soltanto un’azienda e un sito in cui trovare gameplay dei videogiochi. Twitch è un ecosistema costruito attorno a questa piattaforma.
Video is their Language.
Tutto gira attorno ai termini streamer e viewer. In altre parole, il videogiocatore può passare dal “fare video” (Streamer) a “guardare video” (Viewer) in diretta streaming. Quello che fa Twitch è fornire una piattaforma che non solo trasforma il gioco in uno sport da spettatore, ma offre agli spettatori la possibilità di essere attivi nella loro passione. Come piattaforma di live streaming, Twitch consente agli spettatori di assistere a dirette “non filtrate”, riuscendo a capire ed apprezzare le personalità degli streamer. L’autenticità infatti è un valore che sta assumendo sempre più importanza nella comunicazione. Nel caso di Twitch essa è uno dei principali punti di forza.
Gamers are Social.
Se trovi uno streamer che ti piace, lo segui, ricevendo notifiche quando vanno in diretta con il più popolare gioco del momento. Questa è l’idea di fondo con cui molti ragazzi e personalità di spicco del mondo dei videogame hanno rivoluzionato il modo di giocare. Gli streamer di livello mondiale, oltre a svolgere il loro ruolo principale, intrattengono una relazione con gli spettatori, con scene e personalità irriverenti.
Twitch ha reso possibile per alcuni esaudire il sogno di milioni di gamer: vivere di videogiochi. Ci sono tanti modi diversi per ottenere entrate, ma il game-streaming può essere il canale più redditizio se lo streamer è disposto a lavorare sodo e giocare in modo intelligente.
Gli streamer possono richiedere il programma di partnership di Twitch, che consente loro di ottenere una percentuale dalle entrate pubblicitarie e di iscrizione ricevute. L’accettazione nel programma richiede un’approvazione che si basa su determinati requisiti, come avere un numero minimo di spettatori e una trasmissione minima a settimana.
Twitch consente inoltre agli streamer di accettare donazioni PayPal da altri utenti, per condividere consigli di gioco, trucchi e hack, includendo un messaggio (spiritoso o meno) che lo streamer può leggere sul canale, seguito da una canzone o una richiesta video. È solo un altro modo per attirare l’attenzione dello streamer e supportare il loro flusso.
Inoltre, gli eTournaments (“tornei elettronici” in italiano) vengono regolarmente condotti sulla piattaforma Twitch, che consente opportunità di ricompensa per i giocatori vincenti.
Per creare un pubblico, gli streamer offrono omaggi, promuovono concorsi, giocano con i fan, eseguono sessioni “maratona” da 24 ore e fanno auto-promozione delle loro future dirette streaming o degli eventi a cui parteciperanno in modo da coinvolgere ulteriormente gli spettatori aggiornandoli su quando potranno incontrare lo streamer di nuovo online. Gli streamer promuovono inoltre anche altri canali social come YouTube, dove registrano le loro migliori imprese di gioco e guadagnano entrate pubblicitarie “extra”.
Come funziona la piattaforma Twitch e da dove provengono i guadagni della piattaforma?
Si possono seguire gli streamer su Twitch senza registrazione, mediante la formula free-to-view, per usare un tecnicismo (come avviene su YouTube, per intenderci). La trasmissione delle proprie dirette e la chat, invece, richiedono una registrazione che è comunque gratuita. Le chat interattive fanno di Twitch un’esperienza di vita reale nel mondo virtuale, poiché i contenuti di Twitch sono accessibili attraverso più dispositivi e supporti, inclusi PC, console di gioco e dispositivi mobili, ovunque ci si trovi.
Ma se il servizio è completamente gratuito, sia per gli streamer che per i viewers, qual è il modello di business di Twitch?
Semplice: Twitch guadagna attraverso l’advertising, il Partner Program e le Turbo Subscription.
Gli inserzionisti includono durante le dirette, o come pop-up durante la navigazione sulla piattaforma, vari annunci pubblicitari. Di solito, ma non sempre, si tratta di società di videogame, portali di giochi, sviluppatori e organizzatori di eventi, quindi aziende che trovano in Twitch un pubblico “altamente profilato”, ossia con interessi particolarmente affini ai prodotti o servizi che offrono.
Le emittenti che diventano membri del Twitch Partner Program, inserendo annunci nelle proprie dirette streaming, ottengono una parte delle entrate ogni mille banner pubblicitari visualizzati sul loro canale. I partner ottengono anche ulteriori vantaggi, tra cui la priorità e la visibilità del proprio canale in ”prima pagina”.
I migliori partner selezionati possono anche addebitare tariffe di abbonamento (attraverso la sottoscrizione dell’abbonamento Turbo Subscription) ai propri utenti in cambio di vantaggi extra, come streaming HD, accesso a video archiviati, sessioni di chat esclusive, pubblicità limitata ed emoticon extra. Il tutto per $4,99 al mese.
Introducing Rooms from Twitch on Vimeo.
Twitch e la concorrenza
Naturalmente un mercato in crescita significa più concorrenza. Twitch e YouTube hanno tradizionalmente dominato gli spazi live e on-demand, rispettivamente, ma le due piattaforme sono ora diretti rivali con il lancio di YouTube Gaming: una versione curata della piattaforma per i video di Google, con l’obiettivo di divenire l’unica e definitiva destinazione per tutti i tipi di contenuti di videogiochi, poiché questi rappresentano circa il 15% di tutti i video di YouTube.
Vale la pena notare che le due piattaforme hanno una relazione simbiotica: molte star di Twitch caricano le proprie trasmissioni precedenti su YouTube e YouTube notificherà se uno streamer che stai guardando è attualmente in diretta su Twitch.
YouTube è il canale perfetto per un gamer quando si tratta di guardare video on-demand. Quando si tratta di contenuti dal vivo, però, la competizione non è nemmeno vicina. Mentre i live streaming dei principali tornei eSports si possono trovare spesso su entrambe le piattaforme, la combinazione streamer famosi / giochi “top of mind” rendono Twitch il servizio dominante, soprattutto quando si tratta di catturare l’attenzione dei viewer. Per mettere le cose in prospettiva, il flusso medio di spettatori per un canale mediamente seguito di YouTube Gaming è di circa 4.600 gamer. Su Twitch, un canale simile può raggiungere più di 148.000 persone.
Nel momento in cui state leggendo questo articolo circa 100.000 persone stanno guardando partite di League of Legends su Twitch. Ebbene, nello stesso istante su Youtube soltanto 106 persone seguono lo stesso videogioco. Tali numeri denotano come attualmente Twitch sia leader del mercato del live streaming, anche se Youtube Gaming offre un servizio migliore sulla carta con funzionalità accessorie davvero utili per gli utenti e con la possibilità di un guadagno (seppur minimo) immediato rispetto a Twitch.
Twitch vince grazie a un motore di ricerca più pratico per gli utenti, una migliore e maggiore interazione tra streamer e spettatori, e soprattutto un focus esclusivamente rivolto ai videogiocatori.
All’inizio del 2014 la percentuale del traffico Internet di punta (un po’ come il “prime time” ma online) vedeva Twitch al quarto posto dietro Netflix, Google e Apple, ma prima di Hulu, Facebook e Amazon; il servizio streaming è risultato talvolta più gettonato da parte dei fan rispetto ai classici show televisivi o serie tv come The Big Bang Theory o The Walking Dead.
Secondo un nuovo rapporto della società SuperData Research, Twitch ora ha un pubblico più vasto di HBO o persino di Netflix. Nel 2016, 185 milioni di persone si sono sintonizzate sugli streaming di videogame Twitch, rispetto ai 130 milioni di spettatori di HBO e ai 93 milioni di Netflix.
Più di 20.000 fan partecipano annualmente alle TwitchCon, la convention di fan dedicata a Twitch e alla cultura dello streaming di videogiochi.
Il connubio vincente Twitch e Amazon: un affare da 1 miliardo e che vale ogni dollaro
Negli anni l’azienda di Jeff Bezos ha condotto un cambiamento quasi impercettibile nel settore dei giochi. Nel 2012 ha annunciato la formazione di Amazon Game Studios, una casa di sviluppo di videogiochi che ha lanciato alcuni browser-game su Facebook e diversi mobile-game. Più recentemente Amazon si è affacciata sul settore informatico e dell’entertainment con la famiglia di prodotti Kindle Fire, con tablet, tv box, e-reader, controller per console, ecc…
Nel 2014 Amazon ha stupito tutti acquistando Twitch per quasi 1 miliardo di dollari. Anche se Twitch aveva una quantità di follower indescrivibile, sembrava una cifra astronomica. A quel tempo non molti investitori conoscevano la compagnia o quello che facevano e i primi commenti furono molto scettici: vedere un’azienda pagare tale cifra per una società di streaming di videogiochi fu considerata una follia e “Chi vuole vedere le persone riprodurre video in streaming?” era il pensiero comune.
Ma ciò che Amazon ha compreso bene è che il vero valore di Twitch non sta solo nella sua notorietà e nel numero di visitatori del sito, bensì nella produzione di video in live streaming. Questi, banalmente, sono facili da realizzare e sono alla portata di tutti (tanto che gli stessi streamer sfidano spesso i viewer a realizzare dei loro video tramite i cosiddetti “challenge”): Amazon ha così a disposizione contenuti sempre freschi su cui non deve investire per la loro produzione (come avviene invece con i videogame, la cui realizzazione prevede dei costi non indifferenti) dato che vengono creati dagli utenti stessi. In questo modo mantiene il suo pubblico dentro l’ecosistema Amazon.
La scommessa sembra dare i suoi frutti anche oggi a distanza di cinque anni: Twitch continua a crescere e generare entrate per Amazon, sia dirette che indirette. Google, sull’onda dei successi del Marketplace di Bezos, non è rimasto immobile, ma ha deciso che non potevano ignorare l’opportunità di entrare nel mercato dello streaming di videogame, lanciando YouTube Gaming nell’estate del 2015.
Con la crescita di Twitch e di altre piattaforme di streaming è naturale chiedersi come sarà il futuro degli eSport. Potrebbe mai raggiungere la popolarità mainstream del baseball o del calcio? In che modo gli inserzionisti saranno in grado di raggiungere un pubblico che fa del suo meglio per proteggersi dalla pubblicità? Per rispondere a tutte queste domande vi consiglio di dare un occhio all’articolo sugli eSports.